LONDRA (Reuters) - Il prezzi del petrolio si stanno stabilizzando vicino ai livelli più bassi dall'inizio di giugno, a causa dei timori per la domanda in Cina, bilanciati da una promessa di misure per l'economia da parte del governo e dalla prospettiva di una riduzione delle scorte di greggio e prodotti negli Stati Uniti.
Alle 10,40 i futures sul Brent sono in rialzo di 14 centesimi, o dello 0,18%, a 79,92 dollari il barile dopo essere scesi a 79,34 dollari, il minimo dal 10 giugno. I futures sul greggio statunitense cedono 11 centesimi, o lo 0,15%, a 75,93 dollari.
Anche se i leader cinesi hanno promesso di aumentare il sostegno all'economia, le aspettative sulla portata di tali misure sono limitate dal momento che il Terzo Plenum, una riunione politica tenutasi a metà luglio, ha ampiamente ribadito gli obiettivi di politica economica esistenti.
Giovedì i principali ministri dell'Opec+ si riuniranno per fare il punto sul mercato, compreso il piano per iniziare a eliminare alcuni tagli alla produzione a partire da ottobre. Al momento non si prevedono cambiamenti.
Il greggio è sceso del 2% nella seduta precedente dopo che Israele ha segnalato che la sua risposta a un attacco missilistico sulle alture del Golan occupate da Israele sabato sarebbe stata calcolata per evitare di coinvolgere il Medio Oriente in una guerra totale.
Un certo sostegno potrebbe venire dagli ultimi dati sulle scorte degli Stati Uniti previsti per questa settimana, che dovrebbero mostrare un calo delle scorte di greggio e di carburante.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)