(Reuters) - I prezzi del greggio salgono in seguito al calo dell'offerta russa e dell'Opec, mentre le scorte Usa sono diminuite la scorsa settimana, hanno detto fonti di mercato citando i dati dell'American Petroleum Institute.
Alle 11,25, i futures sul Brent avanzano di 58 centesimi, o dello 0,75%, a 77,63 dollari il barile, mentre quelli sul West Texas Intermediate guadagnano 78 centesimi, o l'1,05%, a 75,01 dollari il barile.
In Russia, la produzione di greggio è stata in media di 8,971 milioni di barili al giorno a dicembre, al di sotto del target del Paese, secondo quanto riportato da Bloomberg citando il ministero dell'Energia.
Inoltre, Tchilinguirian ha affermato che la spinta al rialzo dei prezzi è stata probabilmente alimentata dai dati dell'Api, che hanno mostrato un calo di circa 4 milioni di barili nelle scorte di greggio statunitensi, nonostante i considerevoli accumuli di benzina e distillati.
In prospettiva, gli analisti si aspettano che, in media, i prezzi del greggio scenderanno quest'anno a partire dal 2024, calo dovuto in parte all'aumento della produzione dei Paesi non-Opec.
(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Stefano Bernabei)