LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio rimbalzano, interrompendo tre sessioni consecutive di ribasso, grazie al calo delle scorte di greggio statunitensi e ai crescenti rischi di approvvigionamento dovuti agli incendi in Canada.
I futures del greggio Brent per settembre sono in rialzo di 58 centesimi, o dello 0,7%, a 81,57 dollari al barile intorno alle 10,50. Anche il greggio statunitense West Texas Intermediate per settembre aumenta di 55 centesimi, o dello 0,7%, a 77,52 dollari al barile.
Il Wti è calato del 7% nelle tre sedute precedenti, mentre il Brent ha perso quasi il 5%.
Secondo fonti di mercato che citano l'American Petroleum Institute (Api), le scorte di greggio, benzina e distillati degli Stati Uniti sono diminuite per la quarta settimana consecutiva, riflettendo la stabilità della domanda sul mercato che consuma più petrolio al mondo.
Anche gli incendi in Canada hanno sostenuto i prezzi. Secondo gli analisti di Ing, gli incendi hanno costretto alcuni produttori a ridurre la produzione mettendo a rischio, inoltre, una grande quantità di offerta.
"Il mercato si sta avvicinando al territorio di ipervenduto e crediamo ancora che i fondamentali sostengano un aumento dei prezzi dai livelli attuali nel resto del terzo trimestre, grazie a un contesto di deficit" hanno detto gli analisti di Ing in una nota.
I dati Api hanno mostrato che le scorte di greggio sono diminuite di 3,9 milioni di barili nella settimana conclusasi il 19 luglio, hanno riferito fonti di mercato. Le scorte di benzina sono diminuite di 2,8 milioni di barili e quelle di distillati di 1,5 milioni di barili.
Sarebbe il primo calo delle scorte di greggio Usa per quattro settimane consecutive dal settembre 2023.
I prezzi del petrolio sono scesi ai minimi di sei settimane con il Brent che ha chiuso al livello più basso dal 9 giugno in seguito ai colloqui per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
(Tradotto da Alejandra Rosales, editing Francesca Piscioneri)