(Reuters) - I prezzi del greggio sono in ribasso a causa della debole crescita economica in Cina, il maggiore importatore di greggio al mondo, che aumenta i timori sulla domanda, mentre si è verificato un blocco della produzione e delle esportazioni libiche.
Alle 10,35 i futures sul Brent cedono 71 centesimi, o lo 0,93%, a 76,79 dollari il barile.
I futures sul greggio West Texas Intermediate (Wti), che ieri non sono stati liquidati a causa della festività del Labour Day negli Stati Uniti, scendono di 4 centesimi, o dello 0,03%, a 73,53 dollari.
In Libia, le esportazioni di petrolio nei principali porti sono state bloccate ieri e la produzione è stata ridotta in tutto il Paese, come hanno riferito sei ingegneri a Reuters, proseguendo lo stallo tra fazioni politiche rivali per il controllo della banca centrale e delle entrate petrolifere.
La National Oil Corp (Noc) libica ha dichiarato la forza maggiore sul suo giacimento di El Feel a partire dal 2 settembre.
La produzione totale è scesa a poco più di 591.000 barili al giorno al 28 agosto da quasi 959.000 barili al giorno al 26 agosto, ha detto Noc. La produzione era di circa 1,28 milioni di barili al giorno il 20 luglio, ha detto la società.
Una parte dell'offerta è destinata a tornare sul mercato poiché otto membri dell'Opec e alleati, insieme noti come Opec+, hanno in programma di aumentare la produzione di 180.000 barili al giorno a ottobre. È probabile che il piano vada avanti a prescindere dalle preoccupazioni per la domanda, hanno detto le fonti del settore.
Anche le continue interruzioni dei flussi di approvvigionamento dal Medio Oriente sostengono il mercato. Ieri due petroliere sono state attaccate nel Mar Rosso, al largo dello Yemen, ma senza riportare danni rilevanti.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)