LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono sostanzialmente stabili, mentre i timori per l'escalation delle ostilità nella guerra in Ucraina, che potrebbero interrompere le forniture dalla Russia, compensano i dati che mostrano un aumento delle scorte Usa.
Alle 11,50 i futures sul Brent per gennaio avanzano di 22 centesimi, o dello 0,3%, a 73,53 dollari il barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) per dicembre, con scadenza oggi, sono in rialzo di 32 centesimi, o dello 0,5%, a 69,71 dollari, mentre il contratto Wti più attivo per gennaio guadagna 32 centesimi a 69,55 dollari.
La norvegese Equinor ha detto di aver ripristinato la piena capacità produttiva del giacimento Johan Sverdrup nel Mare del Nord a seguito di un'interruzione di corrente. Il mese scorso Equinor aveva detto che il giacimento stava producendo al picco di capacità di circa 755.000 barili di petrolio equivalente al giorno (boed).
Sul fronte della domanda, le scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 4,75 milioni di barili nella settimana conclusasi il 15 novembre, hanno detto ieri fonti di mercato, citando i dati dell'American Petroleum Institute.
Si è trattato di un aumento maggiore rispetto a quello di 100.000 barili previsto dagli analisti intervistati da Reuters.
Le scorte di benzina, tuttavia, sono diminuite di 2,48 milioni di barili, rispetto alle attese degli analisti per un aumento di 900.000 barili.
Anche le scorte di distillati sono diminuite, perdendo 688.000 barili la scorsa settimana, secondo le fonti.
I dati ufficiali del governo sono attesi per oggi.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Francesca Piscioneri)