LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono stabili in quanto i timori relativi all'aumento dei tassi di interesse, all'economia globale e alle previsioni sulla domanda di carburante sono bilanciati dalla prospettiva di una riduzione delle forniture.
Il Brent cede lo 0,12%, a 81,56 dollari al barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate è in frazionale calo dello 0,01%, a 77,86 dollari al barile.
Entrambi i contratti benchmark sono scesi di oltre il 5% la scorsa settimana, registrando il primo ribasso settimanale in cinque settimane, a causa del calo della domanda di benzina negli Stati Uniti rispetto all'anno precedente.
Anche la difficile ripresa economica della Cina dopo la pandemia Covid-19 sta offuscando lo scenario sulla domanda di petrolio, sebbene i dati doganali cinesi abbiano mostrato venerdì scorso che il primo importatore di greggio al mondo ha registrato volumi record a marzo. Le importazioni cinesi da Russia e Arabia Saudita, principali fornitori, hanno superato i 2 milioni di barili al giorno (bpd) ciascuno.
Analisti e trader rimangono tuttavia ottimisti riguardo alla ripresa della domanda di carburante in Cina verso la seconda metà del 2023 e alla potenziale scarsità dell'offerta a causa degli ulteriori tagli all'offerta previsti dall'Opec+ a partire da maggio.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Andrea Mandalà)