LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono stabili, mentre la cautela relativa alle trattative sul tetto del debito Usa frena l'ottimismo sulle prospettive della domanda e compensa la spinta legata alla riduzione delle forniture da parte del Canada e dei produttori Opec+.
Intorno alle 11,35 i futures sul Brent sono in rialzo dello 0,13%, a 75,68 dollari al barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) per il mese di luglio, il contratto negoziato più attivamente, avanza dello 0,07%, a 71,74 dollari.
Il contratto Wti di giugno, in scadenza oggi, è in ribasso di 10 centesimi a 71,45 dollari al barile.
Oggi a Washington sono ripresi i colloqui per scongiurare un default del debito Usa , mentre la l'eventualità che ciò avvenga, con il rischio di una possibile recessione economica, e il raffreddamento della domanda di combustibile continuano a spaventare i mercati.
La scorsa settimana, entrambi i benchmark petroliferi sono avanzati di circa il 2%, dopo quattro settimane di ribassi, dopo che forti incendi in Alberta, in Canada, hanno bloccato grandi quantità di forniture di greggio.
Si fa senitre anche l'impatto dei tagli volontari alla produzione da parte dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e dei suoi alleati, tra cui la Russia, noti come Opec+.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Claudia Cristoferi)