LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in calo, dato che i timori per il rallentamento dell'economia globale e per possibili ulteriori aumenti dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve statunitense compensano le previsioni di un'offerta più ridotta e i tagli alla produzione da parte dell'Opec+.
Le preoccupazioni relative un ulteriore rallentamento della domanda di carburante sono state alimentate dai dati di venerdì, che hanno mostrato un'inflazione statunitense ancora superiore all'obiettivo del 2% della banca centrale, rafforzando le aspettative di un nuovo aumento dei tassi di interesse.
Intorno alle 10,4 i futures del Brent sono in calo di 6 centesimi a 74,81 dollari al barile dopo aver registrato un aumento dello 0,8% venerdì. Il greggio statunitense West Texas Intermediate è a 70 dollari al barile, in ribasso di 7 centesimi, dopo aver chiuso in rialzo dell'1,1% nella seduta precedente.
Il Brent è sceso per il quarto trimestre consecutivo alla fine di giugno, mentre il Wti ha registrato il secondo calo trimestrale a causa del rallentamento delle due principali economie mondiali, Stati Uniti e Cina, nel secondo trimestre.
Tuttavia, alcuni analisti si aspettano una riduzione delle forniture, che spingerà i prezzi verso l'alto nel secondo semestre, dopo che il principale esportatore Arabia Saudita si è impegnato a tagliare la produzione di 1 milione di barili al giorno a luglio, mentre gli Stati Uniti stanno gradualmente rifornendo la loro Strategic Petroleum Reserve.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Cristina Carlevaro)