LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio riducono i guadagni in una seduta di scambi volatili, con i timori di un'escalation del conflitto in Medio Oriente e un calo della produzione nel maggior giacimento libico di Sharara che alimentano la prospettiva di forniture limitate.
Gli acquisti sono limitati dalle deboli prospettive della domanda cinese, mentre il mercato globale vede un recupero rispetto al sell-off di ieri.
Intorno alle 11,00, i futures sul Brent sono poco mossi a 75,98 dollari al barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate statunitense sono in rialzo di 15 centesimi, o dello 0,21%, a 73,1 dollari. Entrambi i contratti hanno guadagnato oltre 1 dollaro al barile nel corso della seduta.
I prezzi del petrolio stanno trovando un punto di equilibrio mentre cresce la preoccupazione che l'Iran, uno dei principali produttori in Medio Oriente, possa compiere ritorsioni contro Israele e Stati Uniti in seguito all'uccisione di un leader di Hamas a Teheran e all'attacco israeliano che ha ucciso un comandante di Hezbollah in Libano, portando potenzialmente a una più ampia guerra regionale.
Allo stesso tempo, la debolezza della domanda, in particolare in Cina, ha limitato qualsiasi ripresa del mercato petrolifero.
A sostenere il mercato petrolifero, anche un più ampio rally dei mercati azionari asiatici dopo il crollo di ieri.
La diminuzione della produzione nel campo petrolifero libico di Sharara, pari a 300.000 barili al giorno, ha fatto lievitare ulteriormente i prezzi. La produzione del giacimento, uno dei più grandi del Paese, è diminuita di circa il 20% a causa di proteste.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)