Investing.com - Il prezzo del greggio è stabile questo mercoledì, poco al di sotto del massimo di 3 anni, mentre gli investitori attendono i dati settimanali sulle scorte previsti nel corso della giornata.
I future del greggio West Texas Intermediate scambiati a New York salgono di 2 centesimi, a 67,72 dollari al barile alle 4:10AM ET (0810GMT). Il riferimento USA è salito a 69,55 la scorsa settimana, il massimo dal 28 novembre 2014.
Intanto, i future del greggio Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, salgono di 5 centesimi, a 73,91 dollari al barile, dopo essere schizzati a 75,47 ieri, il massimo dal 27 novembre 2014.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte relativo alla settimana terminata il 20 aprile oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT), nelle previsioni di un crollo delle scorte di circa 2 milioni di barili.
Gli analisti hanno previsto un calo di 625.000 barili per le scorte di benzina, mentre per le scorte degli altri prodotti raffinati è previsto un calo di 861.000 barili.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 1,1 milioni di barili la scorsa settimana.
Dal report API è emerso anche un calo di circa 2,7 milioni di barili delle scorte di benzina, mentre le scorte di prodotti raffinati, sono scese di circa 1,9 milioni di barili.
Ci sono spesso grosse differenze tra le stime API ed i dati ufficiali dell’EIA.
I prezzi del petrolio sono scesi bruscamente ieri, dopo che il Presidente statunitense Donald Trump ed il Presidente francese Emmanuel Macron si sono impegnati a risolvere le differenze sull’Iran, facendo scendere i timori che gli Stati Uniti possano reintrodurre le sanzioni contro Tehran.
Questo ha portato alcuni investitori ad abbandonare le loro convinzioni di nuove sanzioni statunitensi contro l’Iran, atte a limitare la produzione di petrolio del paese.
Trump tempo fino al 12 maggio per decidere se estendere o meno il ritiro delle sanzioni legate all’accordo sul nucleare dell’Iran.
Tuttavia, il sentimento nel mercato del petrolio resta positivo, nelle aspettative che i tagli alla produzione OPEC possano continuare a ridurre l’eccesso di scorte.
Le tensioni geopolitiche del Medioriente e i timori legati all’interruzione delle forniture da parte di produttori chiave hanno contribuito ad alimentare questo sentimento rialzista.
Intanto, i future della benzina sono stabili a 2,093 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento è stabile a 2,128 dollari al gallone.
I future del gas naturale sono in calo dello 0,3% a 2,804 dollari per milione di BTU.