Investing.com - I futures del petrolio oscillano tra rialzi e ribassi questo martedì, con gli investitori che valutano le possibilità di un accordo per innalzare il tetto del debito in attesa dei colloqui sul programma nucleare
dell'Iran.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a novembre sono stati scambiati a 102,26 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,15%.
I futures sulla borsa di New York sono rimasti nel range tra 102,08 dollari al barile, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 102,46.
Il contratto di novembre è sceso dello 0,38% a 102,41 dollari al barile questo lunedì.
I futures del petrolio troveranno supporto a 100,60 dollari al barile, il minimo dell'11 ottobre e resistenza a 103,57 dollari al barile, il massimo del 10 ottobre.
Il Leader della Maggioranza al Senato, Harry Reid, ha dichiarato lunedì che sono stati fatti "progressi incredibili" verso un accordo, alimentando le
speranze che verrà trovato un compromesso.
Se non sarà trovato un accordo sul tetto del debito non sarà raggiunto prima della scadenza di giovedì, gli USA potrebbero dover affrontare un default del debito sovrano senza precedenti.
Tuttavia, qualsiasi accordo dovrà essere approvato dalla Camera dei Rappresentati Statunitensi, dopve il Portavoce John Boehner dovrà decidere se concedere un voto o chiedere tagli alle spese federali.
Sotto la lente degli investitori anche i dialoghi che riguardano il programma nucleare iraniano. I diplomatici delle nazioni occidentali incontreranno le controparti iraniane a Ginevra per due giorni di colloqui,
che potrebbero portare al calo delle sanzioni sulle esportazioni di petrolio della nazione Medio Orientale.
I futures Brent sull'ICE Futures Exchange con consegna a novembre sono saliti dello 0,09% a 111,14 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 8,88 dollari al barile.
dell'Iran.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a novembre sono stati scambiati a 102,26 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,15%.
I futures sulla borsa di New York sono rimasti nel range tra 102,08 dollari al barile, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 102,46.
Il contratto di novembre è sceso dello 0,38% a 102,41 dollari al barile questo lunedì.
I futures del petrolio troveranno supporto a 100,60 dollari al barile, il minimo dell'11 ottobre e resistenza a 103,57 dollari al barile, il massimo del 10 ottobre.
Il Leader della Maggioranza al Senato, Harry Reid, ha dichiarato lunedì che sono stati fatti "progressi incredibili" verso un accordo, alimentando le
speranze che verrà trovato un compromesso.
Se non sarà trovato un accordo sul tetto del debito non sarà raggiunto prima della scadenza di giovedì, gli USA potrebbero dover affrontare un default del debito sovrano senza precedenti.
Tuttavia, qualsiasi accordo dovrà essere approvato dalla Camera dei Rappresentati Statunitensi, dopve il Portavoce John Boehner dovrà decidere se concedere un voto o chiedere tagli alle spese federali.
Sotto la lente degli investitori anche i dialoghi che riguardano il programma nucleare iraniano. I diplomatici delle nazioni occidentali incontreranno le controparti iraniane a Ginevra per due giorni di colloqui,
che potrebbero portare al calo delle sanzioni sulle esportazioni di petrolio della nazione Medio Orientale.
I futures Brent sull'ICE Futures Exchange con consegna a novembre sono saliti dello 0,09% a 111,14 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 8,88 dollari al barile.