Investing.com - I futures del petrolio greggio sono in salita durante la mattinata odierna, recuperando parte delle perdite della sessione precedente, mentre gli investitori attendono i report sulle scorte USA per valutare la domanda di oro nero dal principale consumatori mondiale.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad agosto sono stati scambiati a 84,86 dollari al barile, durante la mattinata europea, in salita dell’1,15%.
Precedentemente il prezzo era salito dell’1,3%, al massimo della sessione di 85,00 dollari al barile. I prezzi sono scesi a 83,64 dollari al barile martedì, il minimo dal 3 luglio.
I prezzi del petrolio hanno perso ieri il 2%, nei timori per la crescita globale intensificatisi dopo i dati ufficiali cinesi che mostrato un calo delle esportazioni e delle importazioni a giungo rispetto al mese precedente, con un calo della domanda globale.
I prezzi del greggio sono andati sotto pressione dopo che il governo norvegese è intervenuto evitando un blocco del settore petrolifero dell’ottavo produttore mondiale.
Ma i prezzi hanno riguadagnato terreno nell’attesa del report settimanale della US Energy Information Administration sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati, che sarà rilasciato nel corso della giornata.
Si prevede che il rapporto dimostrerà che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono scese di 1,1 milioni di barili la scorsa settimana.
Dopo la chiusura dei mercati di martedì, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte greggio USA sono scese di 0,69 milioni di barili la scorsa settimana, contro le aspettative di un calo di 1,2 milioni di barili.
I mercati attendono inoltre il rilascio dei verbali dell’ultimo meeting di politica della Federal Reserve, nella speculazione verso nuove misure di intervento a sostegno della crescita.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Il mercati restano cauti dopo che l’Alta Corte Costituzionale Tedesca ha rimandato la decisione sulla compatibilità tra al legge nazionale tedesca ed il meccanismo di stabilità finanziaria.
La Corte ha dichiarato che la decisione potrebbe richiedere da due settimane a qualche mese, vista la complessità. Senza il supporto della Germania, il MSE, la cui entrata in vigore era fissata al 1° luglio, poi posposta al 9, non può attualmente avvenire.
Il meeting dei ministri delle finanze ha pesato sulla fiducia degli investitori.
I ministri hanno deciso di posporre di un anno la scadenza per correggere il deficit portandola al 2014 e di concedere 30 miliardi di euro per la ricapitalizzazione delle banche spagnole entro fine mese.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna ad agosto sono saliti dello 0,95%, a 98,91 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 14,05 dollari al barile.
I prezzi del petrolio Brent sono saliti a 102,33 dollari al barile il 5 luglio.
Il Greggio Brent è stato supportato dal lancio di nuove sanzioni verso le esportazioni iraniane a partire dal 1° luglio.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad agosto sono stati scambiati a 84,86 dollari al barile, durante la mattinata europea, in salita dell’1,15%.
Precedentemente il prezzo era salito dell’1,3%, al massimo della sessione di 85,00 dollari al barile. I prezzi sono scesi a 83,64 dollari al barile martedì, il minimo dal 3 luglio.
I prezzi del petrolio hanno perso ieri il 2%, nei timori per la crescita globale intensificatisi dopo i dati ufficiali cinesi che mostrato un calo delle esportazioni e delle importazioni a giungo rispetto al mese precedente, con un calo della domanda globale.
I prezzi del greggio sono andati sotto pressione dopo che il governo norvegese è intervenuto evitando un blocco del settore petrolifero dell’ottavo produttore mondiale.
Ma i prezzi hanno riguadagnato terreno nell’attesa del report settimanale della US Energy Information Administration sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati, che sarà rilasciato nel corso della giornata.
Si prevede che il rapporto dimostrerà che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono scese di 1,1 milioni di barili la scorsa settimana.
Dopo la chiusura dei mercati di martedì, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte greggio USA sono scese di 0,69 milioni di barili la scorsa settimana, contro le aspettative di un calo di 1,2 milioni di barili.
I mercati attendono inoltre il rilascio dei verbali dell’ultimo meeting di politica della Federal Reserve, nella speculazione verso nuove misure di intervento a sostegno della crescita.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Il mercati restano cauti dopo che l’Alta Corte Costituzionale Tedesca ha rimandato la decisione sulla compatibilità tra al legge nazionale tedesca ed il meccanismo di stabilità finanziaria.
La Corte ha dichiarato che la decisione potrebbe richiedere da due settimane a qualche mese, vista la complessità. Senza il supporto della Germania, il MSE, la cui entrata in vigore era fissata al 1° luglio, poi posposta al 9, non può attualmente avvenire.
Il meeting dei ministri delle finanze ha pesato sulla fiducia degli investitori.
I ministri hanno deciso di posporre di un anno la scadenza per correggere il deficit portandola al 2014 e di concedere 30 miliardi di euro per la ricapitalizzazione delle banche spagnole entro fine mese.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna ad agosto sono saliti dello 0,95%, a 98,91 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 14,05 dollari al barile.
I prezzi del petrolio Brent sono saliti a 102,33 dollari al barile il 5 luglio.
Il Greggio Brent è stato supportato dal lancio di nuove sanzioni verso le esportazioni iraniane a partire dal 1° luglio.