Investing.com - I futures del greggio USA schizzano di oltre il 5% questo venerdì, incoraggiato dalle voci di una possibile riduzione della produzione da parte dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio, ma il prezzo resta sotto i 27 dollari al barile, vicino al minimo di 13 anni.
I futures del greggio USA con consegna a marzo si attesta a 27,59 dollari al barile, con un’impennata del 5,25%.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il contratto del Brent con consegna ad aprile schizza del 5,26% a 31,64 dollari al barile.
Il prezzo del greggio si è rafforzato in seguito alle dichiarazioni di ieri del ministro per l’energia degli Emirati Arabi Uniti secondo cui l’OPEC sarebbe intenzionata a trattare con gli altri esportatori per un taglio della produzione.
Il ministro ha spiegato che il calo del prezzo del greggio sta già comportando una riduzione della produzione che potrebbe contribuire a riequilibrare il mercato.
La produzione globale di greggio supera di gran lunga la domanda per via dell’impennata della produzione del petrolio di scisto negli Stati Uniti e dopo la decisione dello scorso anno dell’OPEC di petrolio di non tagliare la produzione per difendere la partecipazione sul mercato.
Il problema delle scorte in esubero peggiorerà ulteriormente quando il greggio iraniano tornerà sul mercato.