🧐 L'aggiornamento di ottobre di ProPicks IA è appena uscito! Scopri quali titoli sono entrati nella listaScegli i titoli con l'IA

Il greggio schizza dopo il piano di austerità della Grecia, timori per l’Iran

Pubblicato 13.02.2012, 10:01
GC
-
LCO
-
CL
-
Investing.com – I futures del petrolio greggio sono saliti stamane, vicini al massimo di 2 settimane dopo che il Parlamento greco ha approvato le misure di austerità necessarie al secondo salvataggio per evitare un default. Intanto i prezzi sono supportati dai rinnovati timori sull’interruzione delle forniture iraniane.

Nel corso della mattinata europea, sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad aprile sono stati scambiati a 100,25 dollari al barile, con un’impennata dell1,23%.

Precedentemente il prezzo era salito dell’1,3% a 100,30 dollari al barile, il massimo della sessione.

Ieri i leader greci hanno approvato una serie di tagli alle spese necessari ad assicurare il pacchetto di salvataggio di 130 miliardi di euro ed evitare il default.

Le controversie misure di austerità sono state approvato con una votazione 119-74, con 27 astenuti, secondo quanto riportato.

L’attenzione si posa ora sull’incontro che si terrà mercoledì tra i ministri delle finanze della zona euro, al fine di discutere il secondo salvataggio prima della scadenza del 20 marzo.

La Grecia deve ha in scadenza 14,5 miliardi di euro di bond il 20 marzo, e necessita del salvataggio per il pagamento dei bond ed evitare un problematico default.

Gli sviluppi della zona euro hanno dominato il il mercato del petrolio negli ultimi mesi, nei timori che la crisi del debito possa causare un rallentamento della domanda di petrolio.

La notizia ha spinto l’euro contro il dollaro, mentre
l'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,48% a 78,73.

I contratti in dollari solitamente salgono quando il dollaro si indebolisce, poiché le materie prime espresse in dollari diventano meno costose per i titolari di altre valute.

I traders tengono d’occhio la potenziale interruzione delle forniture iraniane, dopo che compagnie che controllano più di 100 superpetroliere hanno dichiarato che non coaricheranno più dall’Iran, inasprendo le sanzioni sul quarto produttore mondiale di petrolio.

Intanto il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha dichiarato nel weekend che svelerà “successi molto importanti in campo nucleare” nei prossimi giorni, secondo il canale della tv di stato.

L'Iran è il quarto produttore mondiale di petrolio, ed ha prodotto circa il 5% del petrolio mondiale nel 2010. La minaccia di un’interruzione delle forniture ha spinto i prezzi del petrolio nelle sessioni recenti.

Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a marzo sono stati scambiati a 117,84 dollari al barile, in salita dello 0,93%, 17,59 dollari al barile in più rispetto alla controparte statunitense.

I prezzi Brent sono stati spinti dai timori per l’eventuale interruzione delle forniture dai produttori africani tra cui Nigeria e Sudan del Sud, nonché dall’ondata di gelo in Europa.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.