Di Geoffrey Smith
Investing.com - L’ente regolatore energetico tedesco ha avvertito le famiglie che bisogna ridurre i consumi di gas di almeno il 20% per evitare un razionamento quest’inverno, dopo la prima ondata di freddo che ha comportato un aumento della domanda la scorsa settimana.
Il Bundesnetzagentur ha reso noto che la domanda la scorsa settimana è risultata il 15% al di sopra del livello medio degli ultimi 4 anni, segnale che i precedenti avvertimenti sul bisogno di ridurre i consumi non sono stati accolti dalle famiglie della più grande economia europea. È un pattern che né la Germania né altri mercati in Europa si possono permettere di seguire, dato che la Russia ha quasi azzerato le spedizioni per via della guerra in Ucraina.
“I dati di questa settimana fanno riflettere”, ha dichiarato il capo del BNA Klaus Mueller. “Senza un significativo risparmio da parte delle famiglie, sarà difficile evitare delle carenze questo inverno”.
Ha ammesso che le temperature della scorsa settimana sono state al di sotto della norma per questo periodo dell’anno, ma ha sottolineato che: “I risparmi devono essere fatti anche quando le temperature scendono, e non succederanno da soli”.
I commenti di Mueller arrivano lo stesso giorno di una notizia di Handelsblatt secondo cui il governo potrebbe spendere fino a 200 miliardi di euro quest’anno in incentivi per il gas per famiglie e imprese, incentivi che probabilmente sosterranno la domanda a livelli che i regolatori reputano insostenibili.
Qualunque speranza di una ripresa delle forniture russe di gas è letteralmente saltata questa settimana, con il sabotaggio dei due gasdotti Nord Stream che trasportano il gas russo in Germania sotto il mar Baltico. Le esplosioni sono avvenute un giorno prima che la russa Gazprom (MCX:GAZP) minacciasse di interrompere gli affari con l’operatore ucraino Naftogaz per un problema legato ai pagamenti, mettendo di fatto fine a quasi tutte le restanti forniture in Europa.
La Spagna si è unita ad altri governi europei questo giovedì nell’affermare che la Russia è probabilmente responsabile delle esplosioni. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha definito queste accuse “stupide e assurde” ieri.
I prezzi di riferimento del gas europeo sono schizzati in risposta alla notizia, per poi scendere dopo i commenti di Mueller e le voci che l’Unione Europea starebbe cercando di ridurre l’importanza dei prezzi spot di riferimento sul mercato all’ingrosso per la definizione dei costi delle bollette.
Alle 11:55 CEST, il contratto del gas TTF ad Amsterdam, l’attuale riferimento per i contratti del gas di molti paesi europei nordoccidentali, è crollato del 7,2% a 192,28 euro per megawatt-ora.