OSLO (Reuters) - Il fondo sovrano della Norvegia ha proposto di togliere le compagnie petrolifere e di gas dal suo indice di riferimento, cosa che potrebbe comportare il taglio dei suoi investimenti nelle società del settore. Lo ha detto a Reuters il vicegovernatore della banca centrale che supervisiona il fondo.
Se accettato dal ministero delle finanze e adottato dal parlamento, il fondo dovrebbe disinvestire da società che rappresentano oggi complessivamente il 6%, circa 37 miliardi di dollari, del suo indice.
La proposta è stata inviata dalla banca centrale in una lettera firmata dal governatore Oeystein Olsen e dal Ceo del fondo Yngve Slyngsad, ha spiegato in un'intervista Egil Matsen.
L'obiettivo è ridurre l'esposizione del fondo, e quindi del governo norvegese, alle fluttuazioni di prezzo del petrolio.
"Il nostro parere è semplicemente eliminare il settore petrolio e gas, così com'è definito nell'indice Ftse, dall'indice di riferimento del fondo", ha detto Matsen.
Il fondo sovrano, il più grande del mondo, possedeva a fine 2016 il 2,3% di Royal Dutch Shell, l'1,7% di BP, lo 0,9% di Chevron e lo 0,8% di Exxon Mobil (NYSE:XOM).
Possiede anche l'1,7% di Eni (MI:ENI), l'1,6% di Total e lo 0,9% della svedese Lundin Petroleum.
Alla fine del terzo trimestre, Royal Dutch Shell era il suo principale investimento (per un valore di circa 5,34 miliardi di dollari) dopo Apple e Nestle.