Investing.com - La sterlina è scesa contro il dollaro questo venerdì, staccandosi dal massimo di due settimane e mezzo dopo che l’attenzione di è spostata dal referendum sull’indipendenza scozzese.
Il cambio GBP/USD si è staccato da 1,6525, il massimo dal 2 settembre, a 1,6354 negli scambi europei del pomeriggio, in calo dello 0,26%.
Supporto a 1,6244, minimo di giovedì e resistenza a 1,6615, il massimo del 2 settembre.
La sterlina si è rafforzata dopo che gli elettori scozzesi si sono espressi contro l’indipendenza, evitando uno scioglimento del Regno Unito.
Un’affluenza record alle urne ha portato ad una chiara vittoria dei “no” questo giovedì, con il 55% dei votanti scozzesi che si sono espressi contro l’indipendenza ed il 45% a favore.
I dubbi sulla scelta di una valuta nell’eventuale Scozia indipendente nonché i timori per le ripercussioni sul debito nazionale britannico hanno scatenato un forte selloff della sterlina la settimana scorsa.
La Fed inoltre ha ridotto di altri 10 miliardi di dollari il suo programma di acquisti di stimolo, riuscendo quindi a portarlo a termine il mese prossimo.
Intanto, la richiesta di dollaro è rimasta supportata dopo la dichiarazione di mercoledì della Federal Reserve che ha ribadito l’intenzione di mantenere i tassi stabili “per un lungo periodo” al termine del programma di acquisti di bond.
I mercati non hanno risentito dei dati che hanno mostrato che l’indice per il settore manifatturiero della Fed di Philadelphia questo mese è sceso al minimo degli ultimi tre mesi, nonché del report che ha rivelato un calo del 5,6% delle concessioni edili statunitensi il mese scorso ed un crollo del 14,4% delle costruzioni di nuove case.
La sterlina di è staccata dal massimo di due anni contro l’euro, con il cambio EUR/GBP giù dello 0,23% a 0,7864.