Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Argentina, Egitto ed Etiopia sono stati invitati a unirsi al blocco economico dei Brics.
È quanto emerge dal vertice in Sudafrica del gruppo, attualmente composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. L'obiettivo è quello di rafforzare le economie emergenti, che rappresentano un quarto del Pil mondiale, e contrastare 'l'egemonia economica' dell'Occidente.
"Abbiamo raggiunto un accordo sul processo di espansione dei Brics", ha dichiarato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa nell'ultima giornata del XV Vertice dei Capi di Stato e di Governo del gruppo a Johannesburg, iniziato martedì.
L'ingresso dei nuovi Paesi avverrà a partire da gennaio e segnerà un passaggio fondamentale, come ha sottolineato il presidente brasiliano Lula da Silva: "Con i nuovi sei arrivati, i Brics rappresentano il 36% del Pil mondiale e il 47% della popolazione globale – ha dichiarato Lula da Silva, che ha preannunciato una seconda fase di nuova espansione.
Il premier indiano Narendra Modi prevede che “questo rafforzerà anche la fiducia di molti Paesi nel mondo in un ordine mondiale multipolare”. Esulta anche il presidente iraniano Ebrahim Raisi, che partendo per il summit ha definito i Brics “un nuovo potere emergente nel mondo che è riuscito ad unire Paesi indipendenti con l’obiettivo comune della cooperazione economica e della lotta contro l’unilateralismo“.
"L'allargamento è una pagina importante nella collaborazione dei Paesi emergenti e in via di sviluppo"Xi Jinping Presidente cinese
È la seconda volta che i Brics decidono di espandersi. Il blocco è stato formato nel 2009 da Brasile, Russia, India e Cina. Nel 2010 si è aggiunto il Sudafrica. Il gruppo rappresenta circa il 40% della popolazione mondiale e contribuisce per oltre un quarto al Pil globale.Al momento sono circa 40 Paesi che hanno espresso interesse per entrare a fare parte dei Brics.
Intanto il presidente russo Vladimir Putin, che partecipa in videoconferenza dopo il mandato di arresto della Corte penale internazionale, nel suo breve intervento non ha fatto menzione dello schianto del jet di Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner.
Il leader del Cremlino ha parlato esclusivamente dell’espansione del gruppo Brics “per far sì che cresca la sua influenza nel mondo.