Investing.com - Il prezzo dell’oro è in calo questo mercoledì, vicino ai recenti massimi di due settimane, tra un dollaro in salita e l’aumento del rendimento dei titoli del Tesoro USA.
I future dell’oro con consegna a giugno sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono di 7,30 dollari, o dello 0,54%, a 1.325,90 dollari l’oncia troy alle 04:41 AM ET (08:41 AM GMT), vicino al minimo di due settimane di 1.323,80 dollari toccato lunedì.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,3% a 90,82, il massimo di sette settimane.
Il dollaro è stato sostenuto dall’impennata del rendimento dei bond USA e dalle prospettive di aumenti dei tassi più veloci da parte della Fed.
Le aspettative di tassi più elevati supportano il dollaro rendendo gli investimenti in dollari più appetibili per gli investitori.
Il redimento dei bond del Tesoro USA a 10 anni ha superato il 3% per la prima volta dal 2014 ieri, indicando una certa fiducia per il futuro dell’economia statunitense.
I dati di ieri hanno mostrato letture positive sulle vendite di case nuove e sulla fiducia dei consumatori, fornendo ulteriori indicazioni di crescita nei prossimi mesi.
Un dollaro più forte rende le materie prime valutate in dollari, compreso il metallo prezioso, più costose per i titolari di altre valute, mentre l’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro hanno riacceso i timori di tassi di interesse più elevati, che mettono sotto pressione l’oro.
Tra gli altri metalli preziosi, i future dell’argento scendono dello 0,8% a 16,57 dollari l’oncia troy, mentre i future del platino vanno giù dello 0,97% a 925,90 dollari.
Tra le materie prime, i future del rame salgono dello 0,35% a 3,130 dollari la libbra.