Investing.com - I futures dell’oro sono sotto pressione stamane, con gli investitori riversatisi sul dollaro USA e sui bond del Tesoro, nei timori che la Spagna debba richiedere un salvataggio internazionale completo.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.575,45 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,45%.
Precedentemente il prezzo era sceso dello 0,65% al minimo della seduta di 1.573,05 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.567,35 dollari l’oncia troy, il minimo del 18 luglio e resistenza a 1.598,75 il massimo del 17 luglio.
I timori che la Spagna dovrà ricevere un salvataggio sono scoppiati venerdì, dopo che la regione di Valencia ha richiesto un aiuto finanziario allo stato centrale.
Nel week end è giunta la notizia che un’altra regione, Murcia, ha richiesto un aiuto finanziario al governo.
È alle stelle il rendimento dei titoli spagnoli, con il rendimento dei titoli a 10 anni al 7,46%, al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Intanto riemergono i timori per un’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, poiché Atene ha richiesto più tempo per raggiungere gli obiettivi del salvataggio internazionale, in vista di un meeting con la Troika previsto per martedì.
Il vice cancelliere tedesco Philipp Roesler, che è anche il ministro dell’economia, si è detto “molto scettico” sulla capacità dei leader europei di salvare al Grecia.
Ad aggravare ancor di più il quadro della situazione arriva la notizia che il FMI potrebbe tagliare gli aiuti alla Grecia, rendendo più concreta al possibilità di un fallimento a settembre.
L’euro è crollato al livello più basso dal giugno 2010 contro il dollaro, mentre l’indice del dollaro, che mostra la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,35% a 83,91, il minimo dal luglio 2010.
L’oro ha perso recentemente l’appeal di bene rifugio, contro il dollaro e i Bond USA, in parte poiché un dollaro più forte rende il metallo prezioso meno attraente per i titolari di altre valute.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un balzo dell’1%, a 27,37 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,8% a 3,501 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.575,45 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,45%.
Precedentemente il prezzo era sceso dello 0,65% al minimo della seduta di 1.573,05 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.567,35 dollari l’oncia troy, il minimo del 18 luglio e resistenza a 1.598,75 il massimo del 17 luglio.
I timori che la Spagna dovrà ricevere un salvataggio sono scoppiati venerdì, dopo che la regione di Valencia ha richiesto un aiuto finanziario allo stato centrale.
Nel week end è giunta la notizia che un’altra regione, Murcia, ha richiesto un aiuto finanziario al governo.
È alle stelle il rendimento dei titoli spagnoli, con il rendimento dei titoli a 10 anni al 7,46%, al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Intanto riemergono i timori per un’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, poiché Atene ha richiesto più tempo per raggiungere gli obiettivi del salvataggio internazionale, in vista di un meeting con la Troika previsto per martedì.
Il vice cancelliere tedesco Philipp Roesler, che è anche il ministro dell’economia, si è detto “molto scettico” sulla capacità dei leader europei di salvare al Grecia.
Ad aggravare ancor di più il quadro della situazione arriva la notizia che il FMI potrebbe tagliare gli aiuti alla Grecia, rendendo più concreta al possibilità di un fallimento a settembre.
L’euro è crollato al livello più basso dal giugno 2010 contro il dollaro, mentre l’indice del dollaro, che mostra la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,35% a 83,91, il minimo dal luglio 2010.
L’oro ha perso recentemente l’appeal di bene rifugio, contro il dollaro e i Bond USA, in parte poiché un dollaro più forte rende il metallo prezioso meno attraente per i titolari di altre valute.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un balzo dell’1%, a 27,37 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,8% a 3,501 dollari la libbra.