Investing.com - I futures dell’oro sono scesi per la prima volta dopo quattro giorni questo mercoledì in attesa del rilascio dei dati economici USA, con gli investitori che attendono valutazioni più convenienti dopo i recenti cali.
I guadagni sono stati limitati dalle speculazioni sulla tempistica della riduzione della Federal Reserve degli acquisti di bond.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro sono stati scambiati a 1.320,70 dollari l’oncia troy, nel pomeriggio europeo, in salita dello 0,34% sulla giornata.
Il contratto di dicembre è sceso ieri dello 0,8%m a 1.316,30 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro troveranno supporto a 1.291,70 dollari l’oncia troy, il minimo dal 18 settembre e resistenza a 1.366,50, massimo dal 20 settembre.
I prezzi dell’oro sono saliti dopo che la Fed ha deciso di lasciare invariato il ritmo degli acquisti mensili.
Il Presidente della Fed Ben Bernanke ha rifiutato di impegnarsi a ridurre gli acquisti quest’anno, dichiarando che il programma di stimolo “non è una corsa prestabilita”.
Continua la confusione sul futuro della politica monetaria statunitense, dopo che il Presidente della Federal Reserve di New York, William Dudley, ha difeso la decisione della Fed di mantenere invariato il programma di stimolo.
Ieri Dudley ha dichiarato che il passo della ripresa è ancora insufficiente per permettere alla banca di iniziare a ridurre il programma di stimolo.
Tuttavia le dichiarazioni della Fed contrastano con quelle del Presidente della Federal Reserve di St. Louis James Bullard, il quale ha dichiarato che la decisione di ridurre lo stimolo ad ottobre è “possibile”.
La Fed terrà il prossimo vertice di politica monetaria in 29 e 30 ottobre.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre ha segnato +0,23% a 21,633 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre ha segnato +0,28% a 3,367 dollari la libbra.
I guadagni sono stati limitati dalle speculazioni sulla tempistica della riduzione della Federal Reserve degli acquisti di bond.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro sono stati scambiati a 1.320,70 dollari l’oncia troy, nel pomeriggio europeo, in salita dello 0,34% sulla giornata.
Il contratto di dicembre è sceso ieri dello 0,8%m a 1.316,30 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro troveranno supporto a 1.291,70 dollari l’oncia troy, il minimo dal 18 settembre e resistenza a 1.366,50, massimo dal 20 settembre.
I prezzi dell’oro sono saliti dopo che la Fed ha deciso di lasciare invariato il ritmo degli acquisti mensili.
Il Presidente della Fed Ben Bernanke ha rifiutato di impegnarsi a ridurre gli acquisti quest’anno, dichiarando che il programma di stimolo “non è una corsa prestabilita”.
Continua la confusione sul futuro della politica monetaria statunitense, dopo che il Presidente della Federal Reserve di New York, William Dudley, ha difeso la decisione della Fed di mantenere invariato il programma di stimolo.
Ieri Dudley ha dichiarato che il passo della ripresa è ancora insufficiente per permettere alla banca di iniziare a ridurre il programma di stimolo.
Tuttavia le dichiarazioni della Fed contrastano con quelle del Presidente della Federal Reserve di St. Louis James Bullard, il quale ha dichiarato che la decisione di ridurre lo stimolo ad ottobre è “possibile”.
La Fed terrà il prossimo vertice di politica monetaria in 29 e 30 ottobre.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre ha segnato +0,23% a 21,633 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre ha segnato +0,28% a 3,367 dollari la libbra.