Investing.com - I futures dell’oro sono saliti sopra il livello di 1.600 dollari nella mattinata europea, con le aspettative di misure di allentamento per la banca centrale che hanno supportato il metallo prezioso.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.609,53 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,75%.
Precedentemente i prezzi sono saliti dello 0,85%, a 1.611,65 dollari l’oncia troy, il massimo dal 20 giugno.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.548,45 dollari l’oncia troy, il minimo del 28 giugno e resistenza a 1.622,95 il massimo del 20 giugno.
Ieri l’ISM ha dichiarato che l’attività manifatturiera USA è scesa a 49,7 a giugno, al livello più basso dal luglio 2009, dal 53,5 di maggio.
I dati hanno spinto la speculazione che la Federal Reserve possa implementare un terzi round di allentamento quantitativo per sostenere l’economia USA, colpita dalla crisi in corso nella zona euro.
Gli investitori attenderanno i dati USA sul secondo trimestre per avere degli indizi sull’eventualità di un nuovo allentamento monetario che potenzialmente può danneggiare il dollaro e supportare l’oro.
I dati ufficiali hanno mostrato ieri che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 45,1 a giungo, contro la lettura preliminare di 44,8, stabile alla lettura più bassa dal giugno 2009.
Gli investitori osserveranno inoltre il vertice della BCE fissato per questo giovedì, nelle aspettative verso un taglio degli interessi.
Intanto in Cina, in dati mostrano che il settore manifatturiero cinese che ha segnato la minore crescita degli ultimi 7 mesi a giugno, con un calo delle esportazioni al livello più basso da marzo 2009.
Il giornale statale cinese The China Securities Journal ha dichiarato che i tempi sono maturi perché la Cina riduca le richieste di riserve di liquidità delle banche poiché il calo dell’inflazione offre più spazio alla stabilità economica.
Le aspettative di stimolo monetario tendono a spingere l’oro, visto come bene rifugio contro l’inflazione.
Si prevede un volume ridotto di scambi questa settimana negli USA, per via della Giornata dell’Indipendenza. I mercati negli USA saranno aperti solo mezza giornata oggi e saranno chiusi domani.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un aumento dell’1,4% a 27,88 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dell’1,6% a 3,524 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.609,53 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,75%.
Precedentemente i prezzi sono saliti dello 0,85%, a 1.611,65 dollari l’oncia troy, il massimo dal 20 giugno.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.548,45 dollari l’oncia troy, il minimo del 28 giugno e resistenza a 1.622,95 il massimo del 20 giugno.
Ieri l’ISM ha dichiarato che l’attività manifatturiera USA è scesa a 49,7 a giugno, al livello più basso dal luglio 2009, dal 53,5 di maggio.
I dati hanno spinto la speculazione che la Federal Reserve possa implementare un terzi round di allentamento quantitativo per sostenere l’economia USA, colpita dalla crisi in corso nella zona euro.
Gli investitori attenderanno i dati USA sul secondo trimestre per avere degli indizi sull’eventualità di un nuovo allentamento monetario che potenzialmente può danneggiare il dollaro e supportare l’oro.
I dati ufficiali hanno mostrato ieri che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 45,1 a giungo, contro la lettura preliminare di 44,8, stabile alla lettura più bassa dal giugno 2009.
Gli investitori osserveranno inoltre il vertice della BCE fissato per questo giovedì, nelle aspettative verso un taglio degli interessi.
Intanto in Cina, in dati mostrano che il settore manifatturiero cinese che ha segnato la minore crescita degli ultimi 7 mesi a giugno, con un calo delle esportazioni al livello più basso da marzo 2009.
Il giornale statale cinese The China Securities Journal ha dichiarato che i tempi sono maturi perché la Cina riduca le richieste di riserve di liquidità delle banche poiché il calo dell’inflazione offre più spazio alla stabilità economica.
Le aspettative di stimolo monetario tendono a spingere l’oro, visto come bene rifugio contro l’inflazione.
Si prevede un volume ridotto di scambi questa settimana negli USA, per via della Giornata dell’Indipendenza. I mercati negli USA saranno aperti solo mezza giornata oggi e saranno chiusi domani.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un aumento dell’1,4% a 27,88 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dell’1,6% a 3,524 dollari la libbra.