Investing.com - I futures dell’oro sono stabili stamane, mentre l’euro resta stabile contro il dollaro attesa dell’esito del vertice di politica monetaria della Federal Reserve.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad ottobre a 1.622,25 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,05%.
I futures dell’oro probabilmente toccheranno il livello di supporto di 1.610,75 dollari l’oncia troy, il minimo del 27 luglio e resistenza a 1.628,55 il massimo del 17 luglio.
Gli scambi restano sottotono, in attesa dei vertici di politica monetaria della Fed e della BCE, nel tentativo di
sostenere l’economia USA ed arginare la crisi della zona euro.
Le aspettative verso l’annuncio di nuove misure da parte della BCE per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sono aumentate dopo che
il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Ma gli investitori restano cauti nel timore che la risposta della BCE sia inadeguata e che si ripercuota in maniera negativa sui mercati.
I mercati attendono inoltre l’esito del meeting di politica monetaria della Federal Reserve previsto per questo mercoledì, nella speculazione un possibile intervento da parte della banca centrale.
L’oro e il dollaro si muovono inversamente, ed un allentamento da parte della Fed potrebbe indebolire il dollaro e favorire il metallo prezioso.
Sempre oggi i dati hanno mostrato che le esportazioni d’oro in Iran hanno contribuito alla riduzione del deficit commerciale della Turchia.
Le sanzioni sull’Iran come conseguenza al programma nucleare ha vistola moneta iraniana perdere valore ed hanno spinto gli iraniani a buttarsi sull’oro come bene rifugio.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un aumento dello 0,27%, a 28,098 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,44% a 3,430 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad ottobre a 1.622,25 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,05%.
I futures dell’oro probabilmente toccheranno il livello di supporto di 1.610,75 dollari l’oncia troy, il minimo del 27 luglio e resistenza a 1.628,55 il massimo del 17 luglio.
Gli scambi restano sottotono, in attesa dei vertici di politica monetaria della Fed e della BCE, nel tentativo di
sostenere l’economia USA ed arginare la crisi della zona euro.
Le aspettative verso l’annuncio di nuove misure da parte della BCE per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sono aumentate dopo che
il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Ma gli investitori restano cauti nel timore che la risposta della BCE sia inadeguata e che si ripercuota in maniera negativa sui mercati.
I mercati attendono inoltre l’esito del meeting di politica monetaria della Federal Reserve previsto per questo mercoledì, nella speculazione un possibile intervento da parte della banca centrale.
L’oro e il dollaro si muovono inversamente, ed un allentamento da parte della Fed potrebbe indebolire il dollaro e favorire il metallo prezioso.
Sempre oggi i dati hanno mostrato che le esportazioni d’oro in Iran hanno contribuito alla riduzione del deficit commerciale della Turchia.
Le sanzioni sull’Iran come conseguenza al programma nucleare ha vistola moneta iraniana perdere valore ed hanno spinto gli iraniani a buttarsi sull’oro come bene rifugio.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un aumento dello 0,27%, a 28,098 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,44% a 3,430 dollari la libbra.