Investing.com - I futures del greggio sono scambiati vicino al massimo di due settimane durante gli scambi della mattinata europea di questo venerdì; i mercati attendono il rilascio dei dati USA nel corso della giornata, mentre continuano ad essere supportati dai dati positivi di ieri sull’attività manifatturiera nella regione di Philadelphia.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a marzo sono scambiati a 94,35 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,27%.
Il contratto di febbraio ieri è sceso dello 0,26% a 94,10 dollari al barile.
I futures del greggio troveranno supporto a 92,63 dollari al barile, il minimo dal 15 gennaio e resistenza a 95,73 dollari al barile, il massimo dal 3 gennaio.
I prezzi del greggio ieri si sono rafforzati dopo le dichiarazioni della Federal Reserve Bank di Philadelphia, secondo cui l’indice manifatturiero è salito a 9,4 questo mese dalla lettura di dicembre di 6,4. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 8,6 a gennaio.
I dati hanno seguito il report che ha mostrato che negli USA il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione è sceso al minimo delle ultime sei settimane la settimana scorsa.
Il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione è sceso di 2.000 unità la settimana scorsa, al minimo delle ultime sei settimane di 326.000 unità, rispetto al totale rivisto della settimana precedente di 328.000 unità. Gli analisti avevano previsto una lettura invariata.
L’oleodotto della TransCanada's Oklahoma-to-Texas Gulf Coast dovrebbe iniziare i servizi commerciali la prossima settimana con poco più di 300.000 barili al giorno.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures del greggio Brent con consegna a marzo sono in calo dello 0,04% a 105,71 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA è di 11,36 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a marzo sono scambiati a 94,35 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,27%.
Il contratto di febbraio ieri è sceso dello 0,26% a 94,10 dollari al barile.
I futures del greggio troveranno supporto a 92,63 dollari al barile, il minimo dal 15 gennaio e resistenza a 95,73 dollari al barile, il massimo dal 3 gennaio.
I prezzi del greggio ieri si sono rafforzati dopo le dichiarazioni della Federal Reserve Bank di Philadelphia, secondo cui l’indice manifatturiero è salito a 9,4 questo mese dalla lettura di dicembre di 6,4. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 8,6 a gennaio.
I dati hanno seguito il report che ha mostrato che negli USA il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione è sceso al minimo delle ultime sei settimane la settimana scorsa.
Il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione è sceso di 2.000 unità la settimana scorsa, al minimo delle ultime sei settimane di 326.000 unità, rispetto al totale rivisto della settimana precedente di 328.000 unità. Gli analisti avevano previsto una lettura invariata.
L’oleodotto della TransCanada's Oklahoma-to-Texas Gulf Coast dovrebbe iniziare i servizi commerciali la prossima settimana con poco più di 300.000 barili al giorno.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures del greggio Brent con consegna a marzo sono in calo dello 0,04% a 105,71 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA è di 11,36 dollari al barile.