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Perché imporre tetto a prezzi di petrolio e gas Russia più facile a dirsi che a farsi

Pubblicato 02.09.2022, 18:00
Aggiornato 02.09.2022, 18:09
© Reuters. La petroliera Aframax Suvorovsky Prospect, battente bandiera liberiana, scarica olio combustibile proveniente dalla Russia presso il terminal di Matanzas, a Matanzas, Cuba, il 16 luglio 2022. REUTERS/Alexandre Meneghini/Foto d'archivio

LONDRA (Reuters) - I paesi del G7 hanno deciso di imporre un tetto al prezzo del petrolio russo per cercare di limitare la capacità di Mosca di finanziare l'invasione dell'Ucraina.

Alcuni funzionari, tra cui il segretario del Tesoro statunitense Janet Yellen, affermano che la misura limiterà i ricavi che la Russia ottiene dal petrolio, consentendo allo stesso tempo ai consumatori occidentali di continuare a rifornirsi. 

Di seguito riportiamo alcune delle domande più frequenti sul price cap e sulle sfide che dovrà affrontare.

È GIÀ STATO FATTO IN PASSATO?

Un meccanismo per certi versi analogo è stato istituito nel 1995 dalle Nazioni Unite nell'ambito del programma "Oil-for-food" (letteralmente, "petrolio in cambio di cibo"), che consentiva all'Iraq di vendere petrolio in cambio di cibo e medicinali. Tuttavia, non prevedeva un price cap.

Il programma, introdotto dall'amministrazione del presidente statunitense Bill Clinton, aveva lo scopo di venire incontro ai bisogni umanitari dei cittadini iracheni, impedendo al contempo al governo di Saddam Hussein di potenziare le capacità militari del paese.

Gli importatori di petrolio versavano il denaro su un conto vincolato gestito da Bnp Paribas (EPA:BNPP). Il denaro veniva utilizzato per pagare le riparazioni di guerra al Kuwait e le operazioni delle Nazioni Unite in Iraq, mentre con i fondi rimanenti, l'Iraq poteva acquistare beni regolamentati.

Il programma è stato oggetto di corruzione e abusi.

Mentre le Nazioni Unite erano compatte nell'opporsi al governo di Hussein, l'organizzazione è ora divisa sull'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, definita da Mosca un'"operazione militare speciale".

Cina, India e Pakistan sono tra i 35 Paesi che si sono rifiutati di condannare la Russia per le sue azioni in Ucraina. Cina e India sono diventati i maggiori acquirenti di petrolio russo,  che comprano a prezzi fortemente scontati, mentre l'Europa ha tagliato le importazioni.

QUAL È L'OBIETTIVO DI UN CARTELLO DI IMPORTATORI?

I funzionari occidentali affermano di voler incoraggiare le vendite di petrolio russo a livelli leggermente superiori ai costi di produzione, per assicurarsi che i guadagni della Russia si riducano e allo stesso tempo venga mantenuta la produzione.

Oggi la Russia riceve più ricavi rispetto a prima dell'inizio dell'invasione il 24 febbraio, dato che l'aumento dei prezzi globali ha compensato l'impatto delle sanzioni.

I paesi del G7 acquistano già pochissimo petrolio dalla Russia e i trader e i broker petroliferi hanno sottolineato come l'idea di introdurre un tetto massimo di prezzo sia la conferma che porre dei divieti assoluti sul petrolio russo sia stato controproducente, dato che i ricavi russi sono in realtà aumentati.

Gli operatori del settore affermano che la creazione di un cartello di importatori per affamare la Russia di petrodollari - e allo stesso tempo alleviare la pressione inflazionistica dei prezzi del petrolio - risulta difficile da realizzare, anche perché il presidente Vladimir Putin potrebbe interrompere del tutto le vendite di petrolio.

Il Cremlino ha annunciato che la Russia sospenderà le esportazioni di energia ai paesi che sostengono il price cap.

Il tetto ai prezzi potrebbe quindi ritorcersi contro questi paesi e portare a un ulteriore aumento dei prezzi energetici globali.

A QUALE LIVELLO IMPORRE IL TETTO?

Con i prezzi di riferimento del Brent tra i 90 e i 100 dollari al barile, il petrolio russo viene venduto con sconti tra i 18 e i 25 dollari al barile e gli acquirenti cinesi e indiani ne stanno facendo scorta. 

La corsa al greggio è tale che gli sconti si sono ridotti da 30 a 40 dollari all'inizio dell'anno. 

Alcuni sostenitori della proposta affermano la necessità di un price cap molto aggressivo, evidenziando i bassi costi di produzione della Russia.

I costi di produzione russi sono di 3-4 dollari al barile e le aziende russe potrebbero probabilmente guadagnare anche nel caso in cui il prezzo del petrolio fosse di 25-30 dollari al barile.

IL TETTO PUÒ FUNZIONARE ATTRAVERSO L'ASSICURAZIONE SUL TRASPORTO?

Secondo gli analisti, l'imposizione di un tetto massimo di prezzo alle vendite di petrolio russo potrebbe avvenire tramite un'assicurazione sulle spedizioni.

L'International Group of Protection & Indemnity Clubs di Londra copre circa il 95% della flotta mondiale di navi petrolifere.

Tuttavia, gli operatori sottolineano come ci sia una grande quantità di flotte parallele in grado di trasportare il petrolio russo appoggiandosi a compagnie assicurative non occidentali.

L'ulteriore ostacolo sarebbe rappresentato da Cina e India, che hanno accettato di utilizzare l'assicurazione russa.

La Russian National Reinsurance Company (Rnrc), controllata dallo Stato, è diventata il principale riassicuratore delle navi russe. 

CINA E INDIA COOPERERANNO?

L'India ha fornito la certificazione di sicurezza per decine di navi, consentendo le esportazioni del petrolio russo.

"La Russia e alcuni importatori stanno già trovando alternative ai mercati assicurativi europei, utilizzando una combinazione di assicuratori locali e garanzie sovrane. Quindi questo meccanismo non obbligherebbe alla piena partecipazione a un price cap", ha detto Richard Bronze del think tank Energy Aspects.

© Reuters. La petroliera Aframax Suvorovsky Prospect, battente bandiera liberiana, scarica olio combustibile proveniente dalla Russia presso il terminal di Matanzas, a Matanzas, Cuba, il 16 luglio 2022. REUTERS/Alexandre Meneghini/Foto d'archivio

Inoltre, gli assicuratori europei potrebbero non voler rispondere del monitoraggio del tetto e potrebbero decidere di non coprire tali operazioni anche se delle deroghe risultassero disponibili.

La Germania ha detto che il G7 vorrebbe estendere la misura del price cap a tutta la Ue. Ma l'Unione europea dovrebbe anche modificare le sanzioni approvate alla fine di maggio, il che richiederebbe un sostegno unanime.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Gianluca Semeraro)

Ultimi commenti

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I paesi del G7 hanno deciso di imporre un tetto......per tetto il cielo stellato...
Mattarella ha parlato, quindi l'EU agirà.
questo sito è ormai divenuto una discarica di spam
purtroppo il price cap imposto in questo modo non ha mai funzionato e mai funzionerà.
Basta triangolare con trasporto navi su Birmania e Malesia; interporre una societa’ intermediaria che alza il prezzo oltre i cap e versa il differenziale a Russia…. E la UE e USA sono fregati ahahahahaha
il price cap ha senso se applicato verso tutti, non verso la russia
Tutta speculazione..Quando il mondo era fermo ( lock down totale ) e il prezzo del gas era a 10 euro perchè le bollette non sono mai scese ?Il petrolio era a 10 dollari al barile , perchè la benzina non scese mai ???Tutta speculazione
Il prezzo del gas non lo determina la Russia, bensì la borsa di Amsterdam. I contratti di fornitura dalla Russia hanno il prezzo bloccato per molti anni, gli intermediari continuano a pagarlo come prima, ma a noi lo rivendono sulla base di futures soggetti a speculazione folle. Come fa Eni a guadagnare il 700% rispetto allo scorso trimestre se pagasse il gas 7 volte tanto?
Falso, il mercato dei futures non funziona cosi
Fabio Martins E come funzionano i futures sentiamo??? I futures non si basano sulla normale domanda e offerta che regola un mercato ma si affidano alle previsioni future, siccome in futuro si pensa ci sia scarsità di gas (cosa che attualmente non si è concretizzata) allora il valore del bene schizza all'insù... Per questo sono oggetto di speculazione e vanno regolamentati e soprattutto trovo assurdo che siano applicabili ai beni primari e energetici le operazioni a leva e le vendite allo scoperto... Il mercato libero va bene, ma i beni fondamentali non devono essere oggetto di speculazione
La domanda è: Chi imporrà a Mosca di venderci qualsiasi cosa al prezzo imposto dall'Europa?? nessuno, venderanno il gas ad altri paesi. Stop.Ma di che parlate??Domani vado dal panettiere e gli dico che per 1kg di pane non gli do più di 30 centesimi. Semplicemente non me lo venderà.
Esempio assurdo
assolutamente no. Tu non puoi calmierare i prezzi di una cosa non tua. il venditore la venderà altrove.
Ottimo esempio… ma qui la gente vuole fare come i pretonzoli… (qui si predica bene e si razzola male)… fino ad un anno fa a nessuno importava di chi vive sotto anarchia ma ora che ci si sente toccare il portafogli ??? Tutti altruisti …
interessante l 'argomento.... difficile l applicazione... sarebbe una guerra evidente opec non opec..... e si scopre chi lucra di piu....
Altro debito in creazione…. Spettacolo
"Il programma è stato oggetto di corruzione e abusi." è solo questo il problema delle cose.....belle parole e pessimi fatti....
tutto vero quello che ho letto nei commenti, ma il sunto è che moralmente giusto, praticamente ininfluente, I G7 non sono i G20 e manca ancora un altro pezzo di mondo, senza considerare altre strade ( illegali ) ma già esistenti ora.
Da quando è il compratore a fare il prezzo?La dura legge della domanda e dell'offerta offerta spiega come sia il venditore a fare il prezzo e non il compratore. Se a colui che compra non gli sta bene il prezzo proposto allora può sempre andare da un'altra parte a patto che riesca a trovare altri fornitori che gli diano le stesse quantità ma a prezzi più bassi....Provate ad andare al supermercato e mettere nel carrello beni per un valore di 200 euro, arrivare alla cassa e iniziare a trattare con la commessa dicendo che il prezzo che il supermercato applica ad ogni singolo bene è troppo elevato e di conseguenza, avendo in tasca solo 150 euro voglio imporre un tetto al prezzo al prezzo dei beni. Se siete fortunati arriva una guardia che vi invita a lasciare il supermercato
Lasciando da parte l’aspetto umano che è insindacabile, per aiutare uno stato ( Ucraina) stiamo mandando in rovina mezzo mondo !!! Quando le multinazionali Americane ed Europee andavano in Africa Asia e sfruttare e a schiavizzare i popoli tutto bene !!! Quanti bambini sono morti nelle miniere e quanti popoli sono morti di fame a causa delle acque di interi paesi contaminate dalle compagnie minerarie che invadevano i territori senza rispetto di niente… questo non interessava a nessuno.. ora tutti moralisti !!!
ah ecco. Allora guriamo le spalle e lasciamo che lo stato mafioso russo occupi un paese che sta in europa a pochi chilometri da noi. Poi magari giriamo le spalle anche alla Moldavia e agli altri paesi dell'ex blocco sovietico. Alla fine sicuramente vivremo tutti più sereni in un mondo migliore...
*giriamo
Di cosa ci lamentiamo !!! Siamo andati a casa d’altri ( Russia) ad imporre le nostre regole… e questo è quello che ci rotorna… Europa burattino dell’America !!!
“Siamo andati in Russia” metaforicamente… abbiamo messo sanzioni e restrizioni alla Russia ( loro hanno Petrolio Grano e materie prime che a noi SERVONO)… e stato un abissale errore applicare queste, la politica internazionale ha fallito in maniera epocale e questa è la triste conseguenza ( l’Ucraina sta subendo danni enormi e perdite di vite inammissibili per essere nel 2022) e mezzo mondo ne paga le conseguenza economiche… ma questo e avvenuto solo a causa della superficialita della nostrapolitica Internazionale…
La Russia è uno stato terroristico ed è governata da un dittatore.L’errore è stato quello di rendersene dipendenti non quello di prenderne le distanze.Ci adegueremo ai nuovi regimi e avremo imparato la lezione.Il sostegno all’Ucraina era l’azione più responsabile e giusta che si potesse fare dopo la guerra condotta con modalità terroristiche dalla Russia.Infatti lasciare che uno Stato grande e potente governato davun dittatore criminale (assassina gli avversari politici, butta dalle finestre degli ospedali i funzionari che lo criticano …) prendesse gratis, per capriccio, visto che non gli mancava niente e tutto il mondo dipendeva dalle sue risorse energetiche - siamo tutti d’accordo su questo giusto? - il potere in uno stato che voleva devidere in autonomia il proprio destino avrebbe significato esporre il mondo occidentale ad una invasione Russa. Potrebbe pure dirsi che questa è fantasia; ma invece penso sia più verosimile ritenere una scommessa il contrario. E chi scommette perde
Decidere, non devidere
Il tetto al gas secondo un mio giudizio sarà solo un'ennesima sanzione,che diventerà un boomerang ancora piu difficile da gestire, recession coming.
Subire il ricatto nucleare, in ogni caso, significa far prevalere gli obiettivi russi
al mercato ci sono i pomodori a 1 euro ti consiglio di andarci
Ma dico se contro la Russia applichiamo sanzioni a tutto tondo e poi ci lamentiamo che Putin taglia il gas definendolo “Inaffidabile”da questi c…..europei ma che volete?
la Russia ha già piazzato il suo petrolio al di fuori dell'Europa quindi mettere ora un tetto al prezzo equivale a tagliarsi le p......nel frattempo ci guadagna solo la Russia e gli USA..ma ci vuole tanto a capirlo?
Chissà perché tutti i più intelligenti sentono il bisogno di esternare le loro assolute certezze dall'alto dei fallimenti costanti nella vita privata...
ma qui si deve parlare di economy non di vita privata!
Hahahahaha
Vedrete che come sempre lo prenderemo nel c*** sempre noi europei!
Parole sante!
guerra nucleare alle porte
Speriamo, cosi tutti vaporizzati, Russi compresi!
tiè!
vorrei vedere quelli che scrivono magari quando vengono carbonizzati dall calore sprigionato dalle bombe nucleari, o ancora meglio quando muoiono di emorragie interne o tumori dovuti da radiazioni. vi dovete solo vergognare immondizia!
Scacco matto
Hai ragione, ma sono scappati tutti dalla Russia e tifano occidente
Infatti Carlsen e Caruana sono russi...
Si all’europa. Scriveranno un manuale sul 2022: “come suicidare economicamente un continente con la proprie mani”
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