Investing.com - L’euro è in calo contro il dollaro USA e si riavvicina al minimo di 27 mesi dopo le dichiarazioni del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi che continuano a pesare sulla moneta unica.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2415, il minimo dal 14 novembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,2421, in calo dello 0,96%.
Supporto a 1,2357, minimo del 7 novembre e di 27 mesi e resistenza a 1,2576, massimo di giovedì.
La moneta unica è andata sotto pressione dopo le parole di oggi del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, che ha ribadito che la banca sarà pronta ad agire in caso di inflazione bassa persistente.
Draghi ha mostrato apprensione per l’indebolimento della crescita nella zona euro ed ha dichiarato che nei prossimi mesi non sono previsti miglioramenti.
Il Presidente della BCE è intervenuto durante il ventiquattresimo Congresso europeo dei banchieri dal titolo "Reshaping Europe", tenutosi a Francoforte.
Le dichiarazioni seguono di un giorno il report che ha mostrato che l’indice dei direttori acquisti per il settore dei servizi della zona euro è sceso a 51,3, mentre l’indice PMI per il settore manifatturiero ha visto un calo a 50,4 da 50,6 di ottobre.
Secondo il report, si prevede una crescita economica compresa tra lo 0,1% e lo 0,2% nel trimestre in corso.
Il dollaro è rimasto supportato dopo le dichiarazioni di ieri della Federal Reserve Bank di Philadelphia, secondo cui l’indice manifatturiero è schizzato al massimo degli ultimi 21 anni di 40,8 da 20,7 di ottobre.
I dati hanno mostrato inoltre che le vendite di case esistenti sono aumentate al massimo degli ultimi 13 mesi ad ottobre.
Tuttavia, nel report del Dipartimento per il Lavoro USA si legge che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione si è ridotto meno del previsto nella settimana terminata il 15 novembre, scendendo di 2.000 unità a 291.000, dal totale rivisto della settimana precedente di 293.000 unità.
Un ulteriore supporto giunge dai verbali del vertice della Federal Reserve che hanno mostrato che i funzionari considerano la ripresa economica abbastanza forte da poter contrastare le minacce alla crescita, sebbene la banca non abbia indicato la tempistica dell’aumento dei tassi.
L’euro è in calo anche contro la sterlina scende contro il dollaro, con il cambio EUR/GBP giù dello 0,88% a 0,7922.