Investing.com - Il prezzo del greggio è in calo questo giovedì, dopo i rialzi segnati nell’overnight; si attende il rilascio dei dati settimanali sulle scorte di greggio e prodotti raffinati.
Il greggio con consegna a febbraio sul New York Mercantile Exchange scende di 16 centesimi, o dello 0,3% a 53,10 dollari al barile alle 4:40AM ET (09:40GMT), dopo essere crollato ieri di 93 centesimi o dell’1,8%.
Il Brent con consegna a marzo sull’ICE Futures Exchange di Londra è in calo di 24 centesimi, o dello 0,45%, a 56,22 dollari al barile. Ieri il greggio Brent è schizzato di 99 centesimi, o dell’1,8%.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale sulle scorte oggi alle 11:00 ET (15:00 GMT), ed è previsto un calo di 2,2 milioni di barili.
Le scorte di benzina dovrebbero essere salite di 1,8 milioni di barili, mentre le scorte di prodotti raffinati, che includono il combustibile da riscaldamento e il gasolio, dovrebbero segnare un aumento di 1,1 milioni di barili.
Il report viene pubblicato con un giorno di ritardo per via delle festività di fine anno.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 7,4 milioni di barili nella settimana terminata il 30 dicembre, cogliendo di sorpresa gli analisti che avevano previsto un calo di 1,7 milioni di barili.
L’API ha mostrato un aumento di 4,3 milioni di barili per le scorte di benzina, mentre per i prodotti distillati è stato registrato un aumento di 5,2 milioni di barili.
Intanto i mercati continuano ad osservare gli sviluppi sull’accordo siglato tra paesi OPEC e non-OPEC per limitare la produzione quest’anno.
I membri dell’OPEC ed 11 produttori non-OPEC, con a capo la Russia, hanno deciso di ridurre la produzione di quasi 1,8 milioni di barili al giorno a partire dal 1° gennaio 2017.
L’accordo dovrebbe ridurre la produzione del 2%.
Tuttavia, alcuni investitori restano scettici sull’effettiva implementazione dell’accordo.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna a febbraio scendono di 0,9 centesimi, o dello 0,6%, a 1,629 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a febbraio scende di 1,3 centesimi, o dello 0,8%, a 1,679 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a febbraio salgono di 1,7 centesimi, o dello 0,5%, a 3,284 dollari per milione di BTU.