Di Gina Lee
Investing.com – Il petrolio è in salita negli scambi asiatici di questo mercoledì, dopo i dati che hanno mostrato un calo inaspettato delle scorte negli Stati Uniti; il report API ha fatto da contrappeso ai timori di una possibile impennata delle esportazioni dall’Iran.
I future del greggio Brent sono saliti dello 0,17% a 90,93 dollari alle 4:00 AM CET ed i future WTI sono saliti dello 0,13% a 89,48 dollari.
Gli investitori ora attendono il rilascio dei dati governativi sulle scorte che l’EIA rilascerà nel corso della giornata.
Il report di martedì dell’American Petroleum Institute (API) ha mostrato un calo di 2 milioni di barili delle scorte di greggio, contro le previsioni di un aumento di 400.000 barili.
Ma sul mercato continuano a pesare i timori di un possibile accordo sul nucleare con l’Iran, che potrebbe far sì che arrivi molto più petrolio iraniano sul mercato. Infatti, un eventuale accordo tra USA e Iran farebbe cadere le sanzioni in atto e permettere all’Iran di incrementare rapidamente le esportazioni.
Inoltre, l’avvicinarsi del petrolio ai 100 dollari al barile potrebbe portare ad una maggiore produzione dagli USA. L’EIA prevede un aumento della produzione statunitense di 770.000 barili al giorno, a 11,97 milioni di barili al giorno per il 2022.
Sul fonte geopolitico, il Presidente francese Emmanuel Macron dopo l’incontro con il Presidente Russo Vladimir Putin ha dichiarato che è possibile una de-escalation della crisi ed ha invitato tutte le parti a mantenere la calma.