Investing.com - I future del greggio salgono negli scambi statunitensi di questo martedì, con i prezzi che si avviano a chiudere ai massimi giornalieri della seduta precedente, mentre gli investitori attendono i dati settimanali sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati.
L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, rilascerà il report settimanale oggi alle 16:30 ET (20:30 GMT).
I dati ufficiali della Energy Information Administration saranno rilasciati domani e si prevede un calo di 2,2 milioni di barili.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a giugno sale di 27 centesimi, o dello 0,6%, a 49,12 dollari al barile alle 8:55 ET (12:55 GMT).
Il riferimento USA ha chiuso la seduta di ieri con un’impennata di 1,01 dollari, o del 2,1% dopo aver toccato il massimo dal 28 aprile di 49,66 dollari.
Intanto, il greggio Brent con consegna a luglio sull’ICE Futures Exchange di Londra va su di 25 centesimi a 52,07 dollari al barile. Il riferimento globale ha segnato il massimo dal 21 aprile di 52,63 dollari nella seduta precedente.
I rialzi di ieri del greggio sono seguiti alle parole del ministro dell’energia saudita Khalid al-Falih e del suo corrispettivo russo Alexander Novak, che si sono detti a favore del prolungamento dell’accordo sui tagli alla produzione per altri nove mesi fino al marzo del prossimo anno.
Tuttavia, gli altri 12 membri dell’OPEC e altri produttori che hanno aderito all’accordo decideranno dell’estensione in occasione del vertice del 25 maggio.
A novembre dello scorso anno, l’OPEC e altri produttori tra cui la Russia hanno accettato di ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno tra gennaio e giugno ma finora la decisione ha influito poco sui livelli delle scorte.
Il greggio è crollato al minimo di cinque mesi all’inizio del mese: i timori per l’aumento della produzione statunitense fanno dubitare gli investitori della capacità dell’OPEC di riequilibrare il mercato.
Il numero degli impianti USA è in salita da 17 settimane consecutive al massimo dall’agosto del 2015, segnale che sono possibili nuovi aumenti della produzione nazionale.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna a giugno salgono di 1,2 centesimi, o dello 0,8%, a 1,606 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a giugno va su di 1,4 centesimi a 1,523 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a giugno vanno giù di 7,5 centesimi a 3,274 dollari per milione di BTU.