Di Scott Kanowsky
Investing.com -- Gli ambasciatori dell’Unione Europea hanno raggiunto un “accordo politico” per imporre un tetto al prezzo del petrolio russo, nel tentativo di limitare le entrate energetiche destinate alle casse di Mosca e di rispondere alla contestata annessione di regioni dell’Ucraina da parte del Cremlino.
La Repubblica Ceca, attualmente titolare della presidenza di turno dei 27 Stati membri, ha annunciato che i funzionari hanno approvato un pacchetto di misure che include il divieto di trasporto via mare verso Paesi terzi al di fuori dell’UE del petrolio russo con un prezzo superiore al nuovo tetto. L’annuncio non ha specificato il limite esatto che sarebbe imposto dal tetto.
La proposta, che include anche divieti su altre importazioni ed esportazioni russe, oltre a misure volte a rendere più difficile l’elusione delle sanzioni, deve ancora ricevere l’approvazione finale dei legislatori dell’UE. Se confermate, le restrizioni entreranno in vigore una volta pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, e secondo i media ciò potrebbe avvenire nel corso di questa settimana.
In un tweet, i funzionari cechi hanno definito questa ottava serie di azioni contro il Cremlino una “risposta forte” all’annessione di quattro regioni dell’Ucraina orientale da parte del presidente Vladimir Putin. Ciò ha fatto seguito a una serie di votazioni per l’adesione alla Federazione Russa tenutesi nelle aree alla fine del mese scorso, che l’UE e i suoi alleati occidentali hanno definito una “farsa”.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che le sanzioni mirano a far “pagare” al Cremlino l’invasione in corso dell’Ucraina.
Secondo quanto riportato, il tetto ai prezzi in particolare è visto dall’UE come un meccanismo per costringere la Russia ad accettare offerte più convenienti per le esportazioni di petrolio da parte di grandi importatori come la Cina o l’India. Questo, a sua volta, potrebbe intaccare le entrate energetiche chiave che tornano in Russia, accusata di usare questo denaro per finanziare lo sforzo bellico in Ucraina.