(Reuters) - I prezzi del petrolio si avviano a chiudere in positivo per la seconda settimana consecutiva, nonostante la flessione della seduta di oggi, grazie ai recenti dati economici statunitensi che hanno rafforzato l'ottimismo per la domanda del primo consumatore di petrolio al mondo.
Intorno alle 10,40 il Brent scende di 39 centesimi, o 0,49%, a 79,78 dollari al barile, mentre il Wti cede 52 centesimi, o 0,67%, a 77,64 dollari.
I futures sul Brent sono in rialzo di circa l'1,5% per la settimana, mentre i futures sul West Texas Intermediate salgono dell'1,3% circa.
I dati sulle vendite al dettaglio degli Stati Uniti di ieri hanno battuto le aspettative degli analisti, mentre dati separati hanno mostrato che la scorsa settimana un numero minore di cittadini Usa ha presentato nuove richieste di sussidi di disoccupazione, accendendo un nuovo ottimismo sulla crescita economica degli Stati Uniti.
A sostenere i prezzi del greggio anche il persistente rischio geopolitico.
Secondo gli analisti della società di consulenza FGE, i mercati petroliferi torneranno a concentrarsi sulla geopolitica, tra gli avvertimenti di attacchi di rappresaglia da parte dell'Iran contro Israele per l'uccisione di un leader di Hamas a Teheran.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)