Investing.com - L’euro è salito ai massimi della seduta contro lo yen questo mercoledì, superando il livello dei 130.00 come effetto della decisione della Banca del Giappone di implementare un nuovo piano di stimolo monetario.
Nel corso della mattinata europea il cambio EUR/JPY ha toccato130,42, il massimo dal gennaio 2010; successivamente il cambio si è attestato a 130,38, in salita dello 0,66%.
Supporto a 128,42, minimo di martedì e resistenza a breve termine a 131,00.
Intanto, lo yen è salito contro l’euro e contro il dollaro, dopo essere sceso al minimo pluriennale nelle ultime sedute, dopo che la Banca del Giappone ha dato il via ad un piano di stimolo monetario massiccio.
L’euro è stato sostenuto dalle aspettative che gli investitori su spostino dai bond nipponici verso investimenti a più alto rendimento, aspettative che hanno fatto scendere il rendimento nella zona euro.
Nella zona euro i dati che hanno mostrato una ripresa della produzione industriale francese hanno fatto da contrappeso a quelli che mostrato invece un brusco calo in Spagna nello stesso periodo.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che la Cina ha pubblicato una lettura inaspettata del surplus commerciale a marzo, con un aumento delle importazioni che superano le esportazioni.
I dati hanno allentato i timori sul calo della domanda nella seconda economia mondiale.
Lo yen è sceso al minimo di quasi 5 anni e mezzo contro il dollaro australiano, con AUD/JPY in salita dello 0,77% a 104,61; la valuta nipponica è scesa al minimo di 5 anni contro il dollaro neozelandese, con NZD/JPY in salita dello 0,69% a 84,98.
Lo yen è sceso sotto il minimo di 4 anni contro il dollaro USA, con USD/JPY in salita dello 0,47% a 99,46.
Gli investitori attendono il rilascio dei verbali dall’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve.
I mercati attendono di vedere se la banca centrale statunitense abbia discusso o meno la possibilità di una conclusione del vertice di allentamento quantitativo nel vertice di marzo, dopo aver esaminato la possibilità durante i due vertici precedenti.
Nel corso della mattinata europea il cambio EUR/JPY ha toccato130,42, il massimo dal gennaio 2010; successivamente il cambio si è attestato a 130,38, in salita dello 0,66%.
Supporto a 128,42, minimo di martedì e resistenza a breve termine a 131,00.
Intanto, lo yen è salito contro l’euro e contro il dollaro, dopo essere sceso al minimo pluriennale nelle ultime sedute, dopo che la Banca del Giappone ha dato il via ad un piano di stimolo monetario massiccio.
L’euro è stato sostenuto dalle aspettative che gli investitori su spostino dai bond nipponici verso investimenti a più alto rendimento, aspettative che hanno fatto scendere il rendimento nella zona euro.
Nella zona euro i dati che hanno mostrato una ripresa della produzione industriale francese hanno fatto da contrappeso a quelli che mostrato invece un brusco calo in Spagna nello stesso periodo.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che la Cina ha pubblicato una lettura inaspettata del surplus commerciale a marzo, con un aumento delle importazioni che superano le esportazioni.
I dati hanno allentato i timori sul calo della domanda nella seconda economia mondiale.
Lo yen è sceso al minimo di quasi 5 anni e mezzo contro il dollaro australiano, con AUD/JPY in salita dello 0,77% a 104,61; la valuta nipponica è scesa al minimo di 5 anni contro il dollaro neozelandese, con NZD/JPY in salita dello 0,69% a 84,98.
Lo yen è sceso sotto il minimo di 4 anni contro il dollaro USA, con USD/JPY in salita dello 0,47% a 99,46.
Gli investitori attendono il rilascio dei verbali dall’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve.
I mercati attendono di vedere se la banca centrale statunitense abbia discusso o meno la possibilità di una conclusione del vertice di allentamento quantitativo nel vertice di marzo, dopo aver esaminato la possibilità durante i due vertici precedenti.