Investing.com - Il prezzo del Bitcoin e delle altre monete digitali scende questo giovedì, la Cina ha esteso il suo divieto sulle criptovalute a Guangzhou, dove agli spazi che organizzano convegni commerciali è stato vietato di ospitare eventi legati alle cripto.
Il Bitcoin scende dello 0,34% a 7.012,8 dollari alle 00:55 ET (04:55 GMT) sul Bitfinex.
L’Ethereum crolla del 2,15% a 286,08 dollari sul Bitfinex.
Il token XRP si attesta a 0,34019 dollari, con un tonfo dell’1,4% sulle ultime 24 ore sul Poloniex, mentre il Litecoin crolla del 2,31% a 60,86 dollari sul Bitfinex.
Il governo cinese prosegue con la sua stretta sugli asset digitali, vietando tutte le attività di promozione delle cripto a Guangzhou. La notizia arriva dopo che al colosso multinazionale cinese del tech Baidu è stato chiesto di chiudere le chat riguardanti le cripto all’inizio della settimana.
Secondo una dichiarazione del Distretto per lo Sviluppo di Guangzhou, il divieto è l’ultimo tentativo dell’ente regolatore per proteggere gli interessi finanziari del pubblico, con il governo cinese che rimane determinato a garantire lo status legale dello yuan, a prevenire il riciclaggio di denaro e a mantenere la stabilità del sistema finanziario.
Pechino ha cominciato il giro di vite sul settore delle cripto a settembre, compreso vietare agli hotel di Pechino di ospitare eventi legati alle cripto. La famosa piattaforma social WeChat ha bloccato numerosi account legati a cripto e blockchain ad agosto, mentre il colosso di internet Tencent ha annunciato che il trading di criptovalute non è più permesso sulla sua piattaforma. Anche il gigante dell’e-commerce Alibaba (NYSE:BABA) ha reso noto che limiterà o vieterà gli account legati al cripto-trading.
Tra le altre notizie, secondo alcune voci i regolatori russi starebbero pensando di categorizzare le imprese di criptovalute non autorizzate come attività criminali. All’inizio dell’anno, il Presidente Vladimir Putin ha affermato che la banca centrale non accetterà nessuna offerta di valuta digitale che non sia supportata da una valuta legale.
La BBC ha riportato che il Servizio di controllo finanziario federale russo sta cercando di tenere traccia delle transazioni di criptovalute, in particolare il Bitcoin, alla ricerca di schemi fraudolenti, riciclaggio di denaro e finanziamento al terrorismo.
“Per via dell’anonimato e dell’incapacità di trovare fonti corrette di transazioni, le criptovalute vengono usate in zone grigie … I legislatori di molti paesi sono preoccupati per questo fenomeno che è stato confermato dall’analisi che abbiamo condotto per conto del presidente”, ha riferito alla BBC l’ex conigliere di Putin German Klimenko.