Di Alessandro Albano e Francesco Casarella
Investing.com - "Nei prossimi 10 anni, il mercato cripto continuerà a registrare l'alternanza dei cicli bull/bear market, ma l'adozione delle valute digitali da parte degli investitori continuerà ad aumentare". Così Charles Hoskinson, fondatore delle piattaforme blockchain Cardano ed Ethereum, in un'intervista che ha rilasciato ad Investing.com durante il Web Summit 2022 di Lisbona.
Entro il 2025 saranno oltre 1 miliardo le persone che hanno avuto a che fare con le cripto nel corso della loro vita, un numero che, secondo Hoskinson, potrebbe aumentare arrivando "ai 2 miliardi entro il 2030".
Dal picco del novembre 2021 ad oggi, la capitalizzazione di mercato delle valute non fiat si è ridotta drasticamente, passando da oltre 3 miliardi di dollari al miliardo attuale.
Ma con l'arrivo degli NFT, l'adozione come moneta legale da parte di El-Salvador, e il maggior uso delle blockchain da parte delle società, le cripto hanno assunto un valore extra-finanziario, una caratteristica che non si era mai vista nel decennio passato.
"Nell'ultimo bull market del 2021 abbiamo capito che le cripto non sono più solo uno strumento finanziario speculativo, ma guardano anche al di fuori del mondo finanziario" ci spiega il founder delle due blockchain.
La decentralizzazione della finanza e la rivoluzione delle banche digitali, inoltre, contribuiranno "enormemente nell'adozione delle valute digitali", a cui va aggiunto l'utilizzo da parte delle società di cyber sicurezza e la digitalizzazione dei processi burocratici.
Più complesso invece il discorso legato alle tematiche ESG e allo spreco energetico usato per estrarre criptovalute. Dopo il Merge, considerato uno degli aggiornamenti più significativi mai introdotti, la blockchain Ethereum ha ridotto il consumo energetico del network del 99,9% grazie alla migrazione da un meccanismo di consenso Proof-of-Work (PoW) a uno Proof-of-Stake (PoS).
Per Hoskinson, tuttavia, le cripto non possono risolvere il problema del cambiamento climatico che invece ha a che fare "con la cooperazione tra gli Stati nazionali", mentre un ruolo importante può essere svolto nel quadro della sovranità nazionale.
"Le blockchain possono aiutare l'economie emergenti e non sviluppate ad accelerare i processi di sviluppo interni, che invece ora sono legati dai vincoli internazionali e soggette al cosiddetto ordine mondiale".
Seguendo l'esempio di El Salvador, secondo il founder di Cardano attraverso la creazione di nuovi protocolli gli Stati possono creare nuove forme di partnerariato digitali che vadano oltre gli schemi tradizionali e chi si basino invece sulle nuove infrastrutture digitali.
In termini più finanziari, invece, le cripto possono essere considerate un altro asset class da tenere per bilanciare in portafoglio, sebbene la volatilità recente abbia fatto saltare l'equazione classica che vuole le cripto inversamente proporzionali all'andamento dell'azionario.
"Le cripto sono il primo meta asset, ma la domanda per gli investitori è come vogliono che gli asset del proprio portafoglio vengano rappresentati. Tutti gli asset hanno un valore intrinseco ma sono asimmetricamente liquidi".
"Ma - ci chiede in conclusione il founder delle due blockchain più importanti al mondo - cosa succederebbe se tutti gli strumenti finanziari avessero una loro forma di rappresentazione liquida nei mercati finanziari internazionali equivalente al loro valore reale?".