Di recente la costa orientale degli Stati Uniti si è improvvisamente trovata a corto di carburante a causa di un attacco ransomware condotto dal gruppo hacker DarkSide: questo ha mandato in blocco, seppur per poco tempo, il sistema Colonial Pipeline che rifornisce il 45% della quantità di diesel, petrolio e carburante per aerei della costa est degli USA.
Quando si verifica un attacco ransomware, di regola assistiamo alla stessa sequenza che si ripete ciclicamente: all’inizio l’attenzione è rivolta all’attacco, alla causa principale, alle possibili ricadute e alle misure che possono essere adottate per prevenire altri attacchi in futuro. Poi si passa all’argomento delle criptovalute e di come l’anonimato che ne caratterizza i pagamenti contribuisca ad aumentare gli attacchi ransomware, ispirando nuovi criminali informatici ad entrare nel giro.
Dando però un'occhiata agli attacchi informatici nel loro insieme, possiamo notare l’emergere di alcune tendenze. Ad esempio, le perdite derivanti dagli attacchi informatici sono cresciute del 50% tra il 2018 e il 2020: i danni a livello globale hanno superato il valore di un bilione di dollari. È innegabile quindi che sfruttare la vulnerabilità dei sistemi di sicurezza informatici abbia un’attrattiva molto forte.