Di David Pinchodo
Investing.com - Il Bitcoin e la maggior parte delle altre criptovalute hanno registrato un flash crash nella notte di giovedì, con il prezzo BTC/USD che ha toccato il fondo a 22,003 dollari intorno alle 2:45, in calo rispetto ai 23,400 dollari di meno di un'ora prima, segnando un fulmineo -6%.
A 22,350 dollari al momento della scrittura, il Bitcoin è sceso del 4,66% in 24 ore e del 6,5% in una settimana. Ethereum è a 1570 dollari, con un calo del 4,6% in 24 ore e 7 giorni.
Il crollo di Silvergate
Molti analisti hanno indicato nel crollo del 58% del titolo Silvergate Capital Corp (NYSE:SI) giovedì, la causa principale dell'improvviso crollo delle cripto. Sembra infatti che i clienti di Silvergate si siano affrettati a liquidare i loro asset prima che la cripto banca potesse essere travolta dalla bancarotta. Leggi anche: La criptobanca Silvergate in crisi, -50% a Wall Street
Ricordiamo che Silvergate ha annunciato mercoledì sera che avrebbe ritardato la presentazione della relazione annuale 10-K per rispondere alle richieste dei revisori indipendenti e della sua società di revisione, oltre che alle "indagini e inchieste normative e di altro tipo in corso".
In una dichiarazione previsionale, la banca ha avvertito di dover affrontare possibili indagini da parte delle autorità di regolamentazione bancaria e del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, e che la sua capacità di "continuare a operare come un'azienda in attività" nel corso del prossimo anno potrebbe essere compromessa.
Giovedì scorso, molti operatori del settore delle criptovalute, tra cui Coinbase (NASDAQ:NASDAQ:COIN), Circle, Paxos, Crypto.com, Gemini e molti altri hanno annunciato la sospensione dei trasferimenti automatici (ACH) e di altre transazioni commerciali con la banca.
Va notato, tuttavia, che queste informazioni erano disponibili prima del crollo del Bitcoin di ieri sera, quindi la tempistica della mossa solleva dubbi sull'identità del catalizzatore. Tuttavia, non sarebbe la prima volta che un'informazione chiave agisce con un effetto ritardato sulle criptovalute.
Ultima correzione prima del rialzo?
Da un punto di vista grafico, vale la pena notare che il minimo segnato da BTC/USD ieri sera consente ora di tracciare una linea di tendenza al rialzo sul grafico giornaliero, come si vede di seguito:
La correzione registrata dal BTC negli ultimi dieci giorni non ha messo in discussione la tendenza positiva. Non si può quindi escludere un rimbalzo dai livelli attuali. In questo caso, la zona dei 23.000 dollari sarà la prima potenziale resistenza da tenere in considerazione.
Successivamente, entrerà in gioco l'area dei 24.000 dollari, prima della soglia chiave dei 25.000 dollari e del massimo di quest'anno intorno ai 25.250 dollari.
Al ribasso, una rottura al di sotto dei 22.000 dollari inizierebbe a invalidare la tendenza rialzista descritta in precedenza e metterebbe in vista il prossimo supporto grafico a 21.500 dollari.