di Andrei Khalip e Sergio Goncalves
LISBONA (Reuters) - L'Europa ha bisogno di un programma simile al Troubled Asset Relief Programme (Tarp), adottato negli Stati Uniti durante la crisi dei subprime del 2008, per aiutare le banche ad affrontare l'impatto della pandemia da Covid-19.
Lo ha detto il componente Bce e governatore della banca centrale portoghese, Carlos Costa.
In un commento inviato a Reuters, Costa ha anche ammonito che, se non si troveranno soluzioni per sostenere le imprese, i debiti di aziende e famiglie potrebbero diventare incontrollabili nel caso di una profonda recessione, ponendo quindi eccessiva pressione sul settore bancario.
"Sul settore bancario, l'impatto si ripercuoterà attraverso la dinamica della qualità degli asset con un aumento degli Npl ratio", scrive Costa, il cui mandato terminerà questo mese.
"Soluzioni sistemiche simili al Tarp saranno necessarie a livello europeo, anche se implementate a livello nazionale".
Costa ha anche chiesto maggiore flessibilità nell'uso combinato di sovvenzioni statali e norme Ue per aiutare le autorità nazionali a garantire una risoluzione ordinata per le banche in difficoltà.
Il programma Tarp ha permesso al Tesoro Usa di acquistare da banche e altre entità finanziarie asset illiquidi e difficili da valutare, in modo da poter riprendere le regolari operazioni di prestito.
Costa ha avvisato che ogni schema simile dovrebbe essere motivato politicamente, per evitare di ripetere le accese discussioni viste durante la crisi di debito della zona euro tra il 2010 e il 2013, in occasione dei salvataggi dei paesi in difficoltà. Tra questi paesi, perlopiù appartenenti all'Europa meridionale, figura il Portogallo, costretto a pagare il salvataggio attraverso un duro periodo di austerity.
Costa ha poi lodato la proposta di un 'recovery fund' da 750 miliardi di euro all'interno del bilancio Ue a lungo termine, come una mossa tempestiva e nella giusta direzione, notando però che l'enfasi nel riorientamento dei modelli economici potrebbe non essere sufficiente per evitare a breve termine il fallimento delle aziende.
I governi Ue non hanno ancora concordato i termini del fondo, data la resistenza di alcuni paesi, in particolare dell'Olanda, che si oppongono alla distribuzione di liquidità attraverso aiuti a fondo perduto, anziché prestiti.
Costa ha paragonato la liquidità fornita dalla Bce e dai governi, rispettivamente attraverso acquisti d'asset e prestiti garantiti dallo stato, ad un ombrello, che fornisce solo un ripario temporaneo dalla tempesta in arrivo.
"Le opzioni strategiche devono essere sfruttate per prevenire l'evoluzione dell'attuale crisi della liquidità aziendale in una crisi d'insolvenza: è ora essenziale evitare la ‘zombificazione’ delle imprese e del mercato del lavoro", scrive Costa.
Il banchiere centrale ha aggiunto che le imprese che non sono in grado di sostenersi devono essere identificate e aiutate con cautela per alleviare l'impatto sul mercato del lavoro e sociale.
Costa conclude che le procedure d'insolvenza dovrebbero essere accelerate per preservare il valore, e che i paesi devono evitare soluzioni nazionali che potrebbero minare il mercato unico dell'Unione europea.