Investing.com - L’euro è in salita contro il dollaro USA questo lunedì, spinto dall’ottimismo verso un accordo sul salvataggio della Grecia, insieme ai segni positivi di un’alternativa al precipizio fiscale statunitense.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2820 nella mattinata degli scambi statunitensi, il massimo dal 7 novembre; il cambio successivamente è stato scambiato a 1,2814, in salita dello 0,56%.
Supporto a 1,2689, minimo di venerdì e resistenza a 1,2875, il massimo del 7 novembre.
Gli investitori attendono intanto il vertice dell’Eurogruppo, avente lo scopo di bloccare la prossima tranche di aiuti finanziari alla Grecia.
La decisione sulla situazione greca è stata posposta per via del disaccordo tra il Fondo Monetario Internazionale ed i rappresentanti UE su come ridurre il debito della Grecia a livelli gestibili.
I timori sulle previsioni della zona euro persistono dopo che la banca centrale tedesca ha avvertito che la crescita economica nella zona euro si sta indebolendo, come risultato di una crisi nell’area, nonché dei problemi nell’economia mondiale.
Il sentimento dei mercati è stato sollevato dopo che i leader del Congresso venerdì hanno incontrato il Presidente Obama - per discutere su come evitare
il “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio -
i leader hanno affermato i dialoghi sulla crisi fiscale sono stati “costruttivi”.
L’euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP che ha segnato +0,36% a 0,8052 ed EUR/JPY in salita dello 0,43% a 104,05.
Sempre oggi, National Association of Realtors ha dichiarato che le vendite di case esistenti sono salite del 2,1% ad un destagionalizzato 4,79 milioni di unità ad ottobre, dal dato rivisto di settembre di destagionalizzato 4,69 milioni di unità.
A settembre era stato inizialmente riportato il dato di 4,75 milioni di unità.
Gli analisti avevano previsto che il dato sulla vendita di case USA salisse a 4,75 milioni di unità ad ottobre.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2820 nella mattinata degli scambi statunitensi, il massimo dal 7 novembre; il cambio successivamente è stato scambiato a 1,2814, in salita dello 0,56%.
Supporto a 1,2689, minimo di venerdì e resistenza a 1,2875, il massimo del 7 novembre.
Gli investitori attendono intanto il vertice dell’Eurogruppo, avente lo scopo di bloccare la prossima tranche di aiuti finanziari alla Grecia.
La decisione sulla situazione greca è stata posposta per via del disaccordo tra il Fondo Monetario Internazionale ed i rappresentanti UE su come ridurre il debito della Grecia a livelli gestibili.
I timori sulle previsioni della zona euro persistono dopo che la banca centrale tedesca ha avvertito che la crescita economica nella zona euro si sta indebolendo, come risultato di una crisi nell’area, nonché dei problemi nell’economia mondiale.
Il sentimento dei mercati è stato sollevato dopo che i leader del Congresso venerdì hanno incontrato il Presidente Obama - per discutere su come evitare
il “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio -
i leader hanno affermato i dialoghi sulla crisi fiscale sono stati “costruttivi”.
L’euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP che ha segnato +0,36% a 0,8052 ed EUR/JPY in salita dello 0,43% a 104,05.
Sempre oggi, National Association of Realtors ha dichiarato che le vendite di case esistenti sono salite del 2,1% ad un destagionalizzato 4,79 milioni di unità ad ottobre, dal dato rivisto di settembre di destagionalizzato 4,69 milioni di unità.
A settembre era stato inizialmente riportato il dato di 4,75 milioni di unità.
Gli analisti avevano previsto che il dato sulla vendita di case USA salisse a 4,75 milioni di unità ad ottobre.