Investing.com – Forex report Barclays Bank chiude il 2013 ricevendo dalla FINRA una multa da 3,75 milioni di Usd per la mancata corretta conservazione dei dati di messaggistica che ha scambiato con la clientela sui terminali Bloomberg, negli ultimi 10 anni.
La legge prevede infatti che l’azienda debba conservare i dati di messaggistica email ed istantanea in formato WORM (Write-Once, Read Many )che non può essere modificato dopo la memorizzazione.
Barclays non ha rispettato quest’obbligo negli anni compresi fra il 2002 ed il 2012 e alcuni osservatori rilevano la possibilità che questa evidenza possa provenire dalle indagini ancora in corso, per manipolazione dei cambi, avviate da autorità di diverse parti del mondo, a carico dell’istituto.
I dati mancanti sarebbero relativi a ordini e numeri di ticket degli stessi, messaggi di conferma degli ordini eseguiti, e dati relativi ai conti di trading della clientela, tutti elementi sensibili per la determinazione di un corretto comportamento verso la clientela.
La motivazione per la quale la FINRA abbia indagato su questi dati non è stata resa nota e sul sito dell’ente si legge solo che la Barclays non ha rispettato le direttive di Legge che le imponevano di mantenere adeguata e dettagliata documentazione, come da sistema regolatorio emesso da SEC, NASD e FINRA.
I dati completamente o parzialmente non riportati da Barclays, assommerebbero approssimativamente a 3,3 milioni di messaggi.
La multa si presenta comunque di modesta entità, se rapportata alle altre ultimamente comminate alla Barclays.
La legge prevede infatti che l’azienda debba conservare i dati di messaggistica email ed istantanea in formato WORM (Write-Once, Read Many )che non può essere modificato dopo la memorizzazione.
Barclays non ha rispettato quest’obbligo negli anni compresi fra il 2002 ed il 2012 e alcuni osservatori rilevano la possibilità che questa evidenza possa provenire dalle indagini ancora in corso, per manipolazione dei cambi, avviate da autorità di diverse parti del mondo, a carico dell’istituto.
I dati mancanti sarebbero relativi a ordini e numeri di ticket degli stessi, messaggi di conferma degli ordini eseguiti, e dati relativi ai conti di trading della clientela, tutti elementi sensibili per la determinazione di un corretto comportamento verso la clientela.
La motivazione per la quale la FINRA abbia indagato su questi dati non è stata resa nota e sul sito dell’ente si legge solo che la Barclays non ha rispettato le direttive di Legge che le imponevano di mantenere adeguata e dettagliata documentazione, come da sistema regolatorio emesso da SEC, NASD e FINRA.
I dati completamente o parzialmente non riportati da Barclays, assommerebbero approssimativamente a 3,3 milioni di messaggi.
La multa si presenta comunque di modesta entità, se rapportata alle altre ultimamente comminate alla Barclays.