Investing.com - I prezzi di oro e argento sono in calo questo mercoledì, mentre i traders attendono i dati finali sulla crescita del primo trimestre USA nel corso della giornata, nonché il report di maggio sugli ordinativi di beni durevoli.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna ad agosto è sceso dello 0,6%, o di 7,90 dollari, a 1.313,40 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea. I futures sono rimasti in un range che va da 1.311,40 a 1.320,30 dollari l’oncia.
L’oro ieri è salito a 1.326,60 dollari, il massimo dal 15 aprile, prima di ridurre i guadagni e attestarsi a 1.321,30, in salita dello 0,22%, o di 2,90 dollari.
I prezzi troveranno supporto a 1.276,20, il minimo dal 19 giugno e resistenza a 1.328,40, il massimo dal 15 aprile.
Sempre sul Comex, l’argento con consegna a settembre è in calo dello 0,92%, o di 19,4 centesimi, a 20,90 dollari l’oncia troy. I prezzi ieri hanno subito un’impennata a 21,22 dollari, il massimo dal 18 marzo.
La terza revisione governativa alla lettura del prodotto interno lordo statunitense dovrebbe mostrare un calo dell’1,7%. La lettura del mese scorso aveva indicato una contrazione dell’1%.
I dati di ieri che hanno mostrato un aumento al massimo dal gennaio 2008 della fiducia dei consumatori e che le vendite di nuove case sono salite più del previsto a maggio hanno alimentato le prospettive di ripresa economica USA.
I dati positivi si sono aggiunti alle aspettative che l’economia statunitense stia riprendendo lo slancio dopo essere stata rallentata dal clima particolarmente rigido di quest’inverno.
I prezzi dell’oro e dell’argento sono rimasti supportati nelle ultime sedute dopo che la scorsa settimana la Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha dichiarato che la banca centrale non ha fretta di alzare i tassi di interesse.
I metalli preziosi sono favoriti dai tassi di interesse bassi e dalle politiche monetarie allentate, che riduce l’opportunità di guadagno nel detenere riserve di lingotti.
Intanto, persistono i timori per gli scontri in Iraq dopo che i media locali hanno riferito che ieri i caccia siriani hanno colpito degli obiettivi nell’Iraq occidentale, uccidendo almeno 50 persone.
Sale la preoccupazione che il conflitto possa diventare più lungo e complesso, soprattutto se dovesse aumentare il coinvolgimento di Washington.
L’oro è spesso considerato un investimento rifugio durante i periodi di tensioni geopolitiche.
Intanto, il rame con consegna a settembre è salito dello 0,09%, o di 0,3 centesimi, a 3,148 dollari la libbra.