Investing.com - Il prezzo dell’oro si stacca dal minimo delle ultime due settimane registrato precedentemente questo martedì, poiché l’attenzione degli investitori è rivolta all’inizio dell’attesissimo vertice della Federal Reserve, in programma nel corso della giornata.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono scambiati a 1.230,20 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in salita di 90 centesimi, o dello 0,07%.
Il prezzo è precedentemente sceso al minimo della seduta di 1.222,40 dollari, il minimo dal 15 ottobre.
Supporto a 1.222,00 dollari, il minimo dal 15 ottobre e resistenza a 1.255,60 dollari, il massimo dal 21 ottobre.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a dicembre salgono di 10,6 centesimi, o dello 0,62%, a 17,26 dollari l’oncia troy.
I traders attendono l’inizio dei due giorni di vertice di politica monetaria della Federal Reserve, previsto nel corso della giornata; la banca dovrebbe annunciare la conclusione del programma di allentamento monetario.
Gli investitori seguiranno da vicino la dichiarazione della Fed alla ricerca di indicazioni su un eventuale aumento anticipato dei tassi di interesse.
I dati di ieri hanno mostrato che l’attività del settore dei servizi negli Stati Uniti è cresciuta al tasso più lento degli ultimi sei mesi ad ottobre, mentre la vendita di case in corso a settembre è salita meno del previsto, smorzando l’ottimismo per la forza dell’economia.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro il paniere di sei principali rivali, è stabile a 85,56.
Il rame con consegna a dicembre è in salita di 0,4 centesimi, o dello 0,14%, a 3,068 dollari la libbra.