Investing.com - La sterlina è in calo contro il dollaro questo mercoledì, avvicinandosi al minimo di un anno dopo il report che ha mostrato che il settore dei servizi britannico ha visto una crescita al tasso più lento degli ultimi 17 mesi ad ottobre, alimentando i timori per un rallentamento della ripresa economica.
Il cambio GBP/USD scende dello 0,70% a 1,5890, da circa 1,5927 registrato prima dei dati.
Il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori acquisti per il settore dei servizi nel Regno Unito è sceso a 56,2, il minimo dal maggio 2013, da 58,7 di settembre. Gli economisti avevano previsto che l’indice scendesse a 58,5.
La fiducia delle imprese è risultata in leggero calo il mese scorso, secondo il report, ma le imprese continuano ad assumere.
I dati deludenti lasciano intendere che la Banca d’Inghilterra manterrà i tassi stabili per un periodo più lungo per valutare il grado di indebolimento della ripresa.
Chris Williamson, capo economist di Markit, ha dichiarato che “il brusco rallentamento della crescita del settore economico al minimo da maggio ha seguito i dati che hanno mostrato un calo dell’attività del settore edile al minimo di cinque mesi e del crollo del settore manifatturiero rispetto all’inizio dell’anno”.
“Dopo il calo del PIL allo 0,7% nel terzo trimestre, le indagini per il quarto trimestre indicano una crescita dello 0,5%. Tuttavia, l’aumento del flusso del lavoro al tasso più lento degli ultimi 16 mesi nei tre settori indica un rischio di un possibile ulteriore rallentamento della crescita economica”.
Il dollaro resta supportato dalla notizia che il Partito Repubblicano ha ottenuto la maggioranza al Senato nelle elezioni di midterm, alimentando le speranze che a Washington possa concludersi il periodo di stallo.
La sterlina scende anche contro l’euro, con la coppia EUR/GBP su dello 0,20% a 0,7854 da 0,7814 segnato prima dei dati.
I traders attendono l’esito del vertice di politica economica della Banca Centrale Europea previsto per domani, tra le aspettative che la BCE possa imitare la decisione a sorpresa di venerdì della BoJ di aumentare le misure di stimolo.
Nella zona euro, i dati di oggi hanno mostrato che l’indice PMI composito per il settore dei servizi, che misura l’attività del settore privato nella regione, è salito a 52,1 da 52,0 di settembre, una crescita modesta.
In un secondo report si legge che le vendite al dettaglio nella zona euro sono crollate dell’1,3% rispetto al mese precedente a settembre, rispetto al previsto calo dello 0,8%.