7 gennaio (Reuters) - L'azionario Asia-Pacifico si muove piatto oggi con tutte le borse in lieve ripresa, attendiste per l'andamento del prezzo del petrolio e dell'economia mondiale o sospinte da ragioni interne come in Cina, dove l'autorità di controllo ha promesso nuove e più morbide regole per le società finanziarie.
Intorno alle 8,30 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, guadagna lo 0,14% a 459,52 punti. L'indice giapponese Nikkei ha chiuso a 0,01%.
Sono attese poco variate in apertura le borse europee.
SHANGHAI ha chiuso in rialzo avvicinadosi al massimo degli ultimi cinque anni. Ha dato una spinta al mercato il settore del brokeraggio dopo l'annuncio dell'autorità di controllo che è in programma un allentamento delle regole per le aziende del comparto finanziario. I titoli più trattati sono stati quelli di Bank Of China, in calo dello 0,4%; Agricultural Bank Of China, giù dell'1,5% e Zijin Mining, in crescita del 6,1%.
In crescita la borsa di HONG KONG, che si è mossa in linea con i mercati cinesi. Prada perde il 2%.
SEUL ha chiuso in lieve ripresa, dopo che ieri ha fatto registrare la maggior perdita giornaliera dell'anno. Il mercato si è avvantaggiato delle ricoperture sui titoli che ieri hanno sofferto maggiormente.
TAIWAN in recupero sostenuto da Media Tek il maggior progettista di chip per smartphone, che ha guadagnato il 4%.
SYDNEY è stato l'unico mercato dell'area che si è mosso per il secondo giorno consecutivo in territorio negativo sull'onda delle preoccupazioni per l'andamento del prezzo del petrolio che hanno penalizzato i titoli del settore energetico. I titoli del settore bancario e dell'industria estrattiva hanno aiutato a stabilizzare il mercato. Denaro anche sulle azioni delle aziende del settore aurifero, della sanità e dell'immobiliare come Westfield e Scentre.