(Reuters) - I mercati azionari dell'area Asia-Pacifico sono oggi negativi, dopo il lieve calo di Wall Street - seguito alla diffusione di verbali della Fed, che non indicano ancora una data per il rialzo dei tassi - e i dati deboli sull'attività industriale in Cina.
Intorno alle 8,30 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, perde lo 0,21%.
I deboli dati dalla Cina - con l'indice flash PMI manifatturiero in contrazione per il terzo mese consecutivo a maggio - alimentano i timori sul raffreddamento della domanda nel paese asiatico, seconda economia mondiale, ma al tempo stesso spesso finiscono per rafforzare i mercati cinesi sull'aspettativa che il governo di Pechino vari nuove misure di stimolo.
"Nelle circostanze attuali, ogni scusa sembra buona per provocare un rally", dice da Shanghai Jerry Alfonso, direttore di Shenwan Hongyuan Securities. E dunque anche oggi SHANGHAI è in rialzo di circa lo 0,9%.
HONG KONG perde invece lo 0,5% circa, mentre il titolo Prada è invariato.
Positiva SIDNEY, che negli ultimi due mesi ha perso il 6% sull'onda dei timori per il rallentamento della crescita in Cina, principale partner commerciale dell'Australia.
Cede terreno invece TAIWAN, a causa degli ordinativi dell'export inferiori alle attese ad aprile, con un dato che è il peggiore degli ultimi due anni e che pesa soprattutto sul settore dell'elettronica.
SEUL registra la perdita più forte delle ultime due settimane a causa di prese di profitto, che fanno seguito a tre giorni di rally.