FRANCOFORTE (Reuters) - In linea con le attese di mercato e analisti, la Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi di interesse al termine del consiglio odierno.
Confermato così il costo del denaro allo 0,05%, minimo di tutti i tempi raggiunto ormani a settembre dell'anno scorso, mentre il tasso sui depositi marginali resta a -0,20% e quello sui prestiti straordinari a 0,30%.
In occasione del tradizionale incontro con la stampa, Mario Draghi avrà modo di commentare l'aggiornamento trimestrale della stime dello staff Bce su crescita e inflazione in un orizzonte da qui al 2017.
Alla luce degli ultimi numeri sui prezzi al consumo e della pesantezza delle borse - che paventano un rallentamento della congiuntura cinese - gli addetti ai lavori scommettono su una revisione al ribasso delle indicazioni sia di crescita sia soprattutto di inflazione, visto che greggio e materie prime non accennano a riprendere.
Pubblicato la scorsa settimana, l'ultimo sondaggio Reuters mostra più della metà degli economisti interpellati - 25 su 47 - convinti che per riportare l'inflazione in linea all'obiettivo di poco sotto 2% alla Bce resti soltanto la possibilità di potenziare - per importo e tempi - il programma di 'quantitative easing'.
Non sembrano però ancora maturi i tempi per eventuali provvedimenti in tale senso. Dunque da Draghi si attendono soltanto segnali distensivi che si limitino a evocare la possibilità di ulteriori mosse espansive.