Investing.com - Il prezzo del rame si attesta vicino al minimo di quattro settimane questo martedì, mentre continuano a pesare i timori per la domanda futura da parte della Cina, il principale consumatore del metallo rosso.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a dicembre scende di 0,5 centesimi, o dello 0,23%, a 2,314 dollari la libbra negli scambi della mattinata londinese.
Ieri, il prezzo del rame è sceso a 2,288 dollari, il minimo dal 2 ottobre, dopo i report deludenti sul settore manifatturiero che hanno alimentato i timori per lo stato di salute dell’economia cinese.
L’indice finale dei direttori acquisti di Caixin per il settore manifatturiero per il mese di ottobre è salito a 48,3 dal minimo di sei anni e mezzo di 47,2 registrato a settembre. Nonostante il lieve rialzo, l’attività ha comunque registrato una contrazione per l’ottavo mese consecutivo.
Intanto, l’indice ufficiale dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è rimasto stabile a 49,8 ad ottobre, il minimo dall’agosto del 2012. Gli analisti avevano previsto un aumento a 50,0 il mese scorso.
Una lettura inferiore a 50,0 indica una contrazione del settore industriale. Secondo i traders del rame, l’andamento dell’attività industriale cinese è un indicatore della richiesta di rame da parte della nazione, poiché il metallo rosso trova ampio uso nel settore.
I dati hanno scatenato i timori che l’economia stia perdendo lo slancio nonostante la serie di misure di stimolo introdotte negli ultimi mesi.
La nazione asiatica è responsabile del 40% della richiesta globale di rame lo scorso anno ed è considerata il principale consumatore mondiale del metallo rosso.
Intanto, i futures dell’oro con consegna a dicembre scendono di 30 centesimi, o dello 0,03%, a 1.135,60 dollari l’oncia troy, tra le aspettative di un inasprimento della politica monetaria statunitense.
Negli ultimi mesi sui mercati si è discusso molto della tempistica dell’aumento dei tassi da parte della Fed. La banca centrale USA ha in programma un altro vertice di politica monetaria quest’anno, a metà dicembre.
Le aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse sono ribassiste per l’oro, dal momento che il metallo prezioso non riesce a competere con gli investimenti ad alto rendimento quando i tassi sono alti.