NEW YORK (Reuters) - L'euro ritraccia nei confronti del dollaro, dopo una serie di movimenti shock innescati dal consiglio di politica monetaria della Banca centrale europea di ieri e sfociati nel guadagno giornaliero più ampio da un mese.
La Bce ieri ha varato un massiccio pacchetto di misure espansive - tra cui un ampliamento dell'importo del piano di acquisto titoli e un taglio in territorio più negativo del tasso dei depositi - che andava oltre le aspettative del mercato.
Ma le parole del presidente della Bce Mario Draghi, che ha sottolineato come i margini di manovra sui tassi negativi non siano infiniti, hanno alimentato i timori che le autorità monetarie europee stiano esaurendo gli strumenti a disposizione per sotenere la crescita.
L'euro è salito oltre 1,12 dollari, toccando il picco da tre settimane. Ma nella seduta odierna è sceso fino a 1,1081 dollari e intorno alle 14,30 lascia sul terreno lo 0,6% circa a a quota 1,1107 dollari.
Le mosse dell'euro hanno frustrato le speranze di quanti ancora ritengano possa concretizzarsi una parità con il dollaro.
Qualche mese fa, se uno si fosse aspettato la messa in atto di misure come quelle annunciate dalla Bce, sarebbe stato lecito pensare a una discesa dell'euro dell'ordine del 3%, sottolinea Gian Marco Salcioli, responsabile Forex di Banca Imi. "In prospettiva, tutto questo non è positivo per il rischio e probilmente offrirà supporto all'euro, ma dobbiamo vedere come evolveranno i prezzi nei prossimi gionri", conclude.
Lo spread tra i massimi e i minimi segnati dall'euro ieri ha eguagliato quelli segnati nelle sedute più volatili della valuta unica negli ultimi cinque anni.