ROMA (Reuters) - La bilancia commerciale italiana ha registrato a settembre un cospicuo disavanzo, sostenuto dall'ulteriore ampliamento del deficit energetico che ha superato i 12 miliardi di euro in valore assoluto.
Secondo i dati diffusi oggi da Istat, nel mese in esame il disavanzo è stato pari a 6,454 miliardi rispetto a un surplus di 1,440 miliardi nello stesso mese del 2021.
Le esportazioni sono aumentate del 21,6% su base annua, le importazioni del 40,4%.
"La crescita dell’export interessa tutti i settori e quasi tutti i principali paesi partner; quella dell’import, per metà dovuta alla componente energetica, rallenta e si riporta sui livelli di aprile", osserva l'Istituto di statistica, ricordando che il deficit energetico a settembre raggiunge i 12,435 mld (era -4.529 milioni un anno prima).
Nei primi nove mesi dell’anno, il disavanzo commerciale supera i 31 miliardi, condizionato da un deficit sull'energia di oltre 85 miliardi; un contributo negativo deriva anche dai beni intermedi, con un disavanzo di quasi 19 miliardi.
Con i soli Paesi dell'Unione europea, aggiunge Istat, l'Italia ha segnato a settembre un deficit commerciale di 1,023 mld di euro contro un avanzo di 798 milioni nello stesso mese del 2021. L'export verso i Paesi Ue è cresciuto del 17,1% su base annua, l'import del 25,2%.
(Valentina Consiglio, editing Andrea Mandalà)