ROMA (Reuters) - La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione per Silvio Berlusconi ed altri indagati per corruzione in atti giudiziari in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato che il 3 marzo 2016 annullò l'obbligo dell'ex premier di cedere la quota eccedente il 9,99% detenuto in Banca Mediolanum (MI:BMED), come chiesto da Banca d'Italia.
Lo riferiscono fonti giudiziarie, spiegando che l'archiviazione è stata chiesta perché non è stato possibile provare la dazione di denaro.
E' stata chiesta l'archiviazione anche per Roberto Giovagnoli, giudice estensore della sentenza Mediolanum, l’ex funzionario della Presidenza del Consiglio, Renato Mazzocchi e l'avvocato romano Francesco Marascio che, secondo l'ipotesi originaria, avevano fatto da intermediari. Anche per loro l'ipotesi era corruzione.
Nel 2014 Banca d'Italia aveva chiesto a Fininvest, holding della famiglia Berlusconi, che deteneva il 30% di Mediolanum, di vendere poco più del 20% a seguito al recepimento delle norme europee sui conglomerati finanziari e alla perdita dei requisiti di onorabilità dell'ex premier, condannato in via definitiva per frode fiscale.
Il Consiglio di Stato in seguito aveva accolto il ricorso di Fininvest contro l'obbligo di cedere la quota. I pubblici ministeri di Roma sospettavano che la sentenza del 2016 fosse stata pilotata.