Investing.com – I futures del petrolio greggio sono sotto forte pressione nella mattinata europea di questo lunedì, con la propensione al rischio verso gli investimenti più rischiosi che si è indebolita dopo le notizie di un accordo di salvataggio per Cipro che ha allentato i timori per la crisi del debito della zona euro.
I prezzi hanno faticato a salire per via dell’apprezzamento del dollaro, di conseguenza le materie prime espresse in dollari diventano più costose per i titolari di altre valute quando il dollaro sale.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,6%, a 82,89.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad Aprile sono stati scambiati a 92,41 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dell’1,1% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono saliti dell’1,5% dal minimo di 92,14 dollari al barile. I futures Nymex sono saliti a 93,82 al barile, il massimo dal 25 febbraio.
Lo scorso sabato l’UE ed il FMI hanno raggiunto un accordo per un salvataggio di 10 miliardi di euro a Cipro. In cambio i creditori internazionali hanno richiesto che tutti i depositi bancari dovranno pagare una tassa unica sull’importo del deposito, più precisamente una tassa del 6,75% sui depositi bancari sotto i 100.000 e 9,9% sui depositi che superano tale soglia.
L’accordo rappresenta il primo di questo genere dall’inizio della crisi: i correntisti vedranno decurtati i loro risparmi in cambio di un aiuto finanziario. L’accordo ha scatenato un vero e proprio assalto ai bancomat a Cipro nel weekend, alimentando i timori che possa innescare una fuga dei capitali dalle fragili economie europee.
Il Parlamento cipriota voterà oggi sull’approvazione o meno della misura. Se il voto sarà ottenuto, le banche potrebbero restare chiuse martedì, dopo la festa nazionale di oggi, per evitare i prelievi in massa.
La notizia ha spinto gli investitori ad evitare gli investimenti più rischiosi, come titoli e materie prime industriali, e dirigersi su beni rifugio come oro e titoli del Tesoro USA.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a maggio sono scesi dell’1,1% a 108,59 dollari al barile, con lo spread tra Brent e greggio a 16,18 dollari al barile.
I prezzi hanno faticato a salire per via dell’apprezzamento del dollaro, di conseguenza le materie prime espresse in dollari diventano più costose per i titolari di altre valute quando il dollaro sale.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,6%, a 82,89.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad Aprile sono stati scambiati a 92,41 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dell’1,1% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono saliti dell’1,5% dal minimo di 92,14 dollari al barile. I futures Nymex sono saliti a 93,82 al barile, il massimo dal 25 febbraio.
Lo scorso sabato l’UE ed il FMI hanno raggiunto un accordo per un salvataggio di 10 miliardi di euro a Cipro. In cambio i creditori internazionali hanno richiesto che tutti i depositi bancari dovranno pagare una tassa unica sull’importo del deposito, più precisamente una tassa del 6,75% sui depositi bancari sotto i 100.000 e 9,9% sui depositi che superano tale soglia.
L’accordo rappresenta il primo di questo genere dall’inizio della crisi: i correntisti vedranno decurtati i loro risparmi in cambio di un aiuto finanziario. L’accordo ha scatenato un vero e proprio assalto ai bancomat a Cipro nel weekend, alimentando i timori che possa innescare una fuga dei capitali dalle fragili economie europee.
Il Parlamento cipriota voterà oggi sull’approvazione o meno della misura. Se il voto sarà ottenuto, le banche potrebbero restare chiuse martedì, dopo la festa nazionale di oggi, per evitare i prelievi in massa.
La notizia ha spinto gli investitori ad evitare gli investimenti più rischiosi, come titoli e materie prime industriali, e dirigersi su beni rifugio come oro e titoli del Tesoro USA.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a maggio sono scesi dell’1,1% a 108,59 dollari al barile, con lo spread tra Brent e greggio a 16,18 dollari al barile.